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Valle d’Aosta: Parere vincolante per la ricandidabilità della Giunta Regionale

Il Consiglio Regionale della Valle d’Aosta si trova ad affrontare una delicata questione di legittimità costituzionale, attivando un complesso iter interpretativo volto a chiarire i limiti alla ricandidabilità dei membri uscenti della Giunta Regionale.

In un contesto politico denso di aspettative e potenziali implicazioni istituzionali, l’organo legislativo ha formalmente incaricato il Prof.
Nicola Lupo, eminente giurista e docente di diritto costituzionale presso l’Università LUISS Guido Carli di Roma, di fornire un parere vincolante, *pro veritate*, in merito all’applicazione dell’art.

3, comma 3, della legge regionale 21/2007.

La decisione, matura a seguito di un’approfondita valutazione nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale (10 ottobre), riflette una crescente polarizzazione di opinioni giuridiche e una necessità di superare le incertezze interpretative preesistenti.

Il nodo cruciale verte sull’ammissibilità della ricandidatura del Presidente uscente, Renzo Testolin, e del Vice Presidente Luigi Bertschy, figure chiave del governo regionale in scadenza.

Le posizioni divergenti, già emerse attraverso pareri contrari, contribuiscono ad acuire la complessità della questione.

Un precedente parere, espresso dal Prof.

Enrico Grosso dell’Università di Torino, aveva offerto una lettura favorevole alla ricandidabilità dei due esponenti politici, sostenendo la loro eleggibilità a cariche all’interno della futura Giunta Regionale (legislatura 2025-2030).

In contrasto, una recente pronuncia del Prof.
Andrea Morrone, docente di diritto costituzionale presso l’Università di Bologna, ha espresso un’interpretazione contraria, negando la possibilità di una quarta consecutiva elezione a cariche esecutive regionali per Testolin e Bertschy.
L’intervento del Prof.
Lupo si configura, pertanto, come un tentativo di mediazione e di risoluzione di un conflitto interpretativo che rischia di compromettere la regolarità delle prossime nomine e l’avvio della nuova legislatura.

Al professore è richiesto di esaminare puntualmente il dettato normativo, soppesando i principi costituzionali di stabilità, continuità dell’azione di governo e pluralismo politico, per determinare se l’art.
3, comma 3, della legge regionale 21/2007 ostacoli o meno la possibilità per Testolin e Bertschy di assumere un ulteriore incarico nel Governo regionale in formazione.
Di pari importanza è l’analisi delle possibili conseguenze che deriverebbero dalla violazione, o dall’interpretazione estensiva, della normativa vigente, con particolare attenzione alla tutela della legalità e del corretto funzionamento delle istituzioni regionali.
La pronuncia del Prof.
Lupo, attesa con vivo interesse, costituirà un punto di riferimento cruciale in vista della prima seduta del nuovo Consiglio Regionale, programmata per il 28 ottobre, e segnerà una tappa fondamentale nella definizione del futuro assetto politico e amministrativo della Valle d’Aosta.

L’obiettivo primario è garantire un passaggio di consegne trasparente e conforme ai principi fondamentali del diritto costituzionale.

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