Nel contesto della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’attenzione si concentra su un elemento cruciale per la salute pubblica e la sostenibilità urbana: la refezione scolastica.
Questa si configura come un fulcro strategico all’interno del Milano Urban Food Policy Pact, come evidenziato durante la recente seconda sessione plenaria del Global Forum.
La discussione ha visto il coinvolgimento di rappresentanti provenienti da città globali – Fortaleza (Brasile), Rufisque (Senegal), Quezon City (Filippine) e Lione (Francia) – impegnate attivamente nella promozione di sistemi alimentari resilienti e di pasti scolastici nutritivi.
Il Global Forum, ospitato a Milano, rappresenta una piattaforma di scambio virtuoso tra realtà urbane all’avanguardia nell’elaborazione di politiche alimentari innovative e nell’adozione di pratiche sostenibili.
Secondo la vicesindaco Anna Scavuzzo, delegata alla Food Policy, l’iniziativa mira a creare un circuito di apprendimento reciproco, adattando e migliorando soluzioni già implementate a Milano e condivise a livello internazionale.
La refezione scolastica, in particolare, emerge come una priorità imprescindibile in questo percorso di crescita collettiva.
La celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione si estende oltre i confini di Milano, coinvolgendo refettori scolastici in otto altre città del mondo in un’occasione di festa dedicata al cibo sano e di qualità.
Questa iniziativa abbraccia un bacino di 3,3 milioni di bambini, disseminati tra Milano, San Paolo, Addis Abeba, Copenaghen, Bangkok, Seoul, Montpellier e Nairobi, dimostrando un impegno globale verso l’educazione alimentare e la promozione di abitudini alimentari corrette fin dalla più tenera età.
I menù speciali concepiti per l’occasione riflettono la diversità culturale e la ricchezza delle risorse locali.
A Milano, l’offerta prevede pasta biologica con sugo di pomodoro e peperoni biologici, una frittata arricchita da carote julienne biologiche, frutta di stagione biologica e pane artigianale.
A San Paolo, un piatto unico a base di riso, fagioli neri e verdure fresche celebra la tradizione culinaria locale.
Ad Addis Abeba, il beyeaynetu, un assortimento di stufati vegetali servito con injera, pane tipico a base di farina di teff, offre un’esperienza gustativa autentica.
Copenaghen propone un ramen innovativo con funghi locali, uova e edamame, mentre Bangkok delizia con un curry di pesce aromatizzato con ananas e verdure coltivate nei propri orti didattici, un esempio concreto di filiera corta e agricoltura sostenibile.
Questa iniziativa non si limita alla mera offerta di un menù speciale; si configura come un’opportunità per sensibilizzare i giovani sull’importanza di un’alimentazione equilibrata, sulla valorizzazione dei prodotti locali e sulla necessità di promuovere sistemi alimentari sostenibili che proteggano l’ambiente e garantiscano il benessere delle generazioni future.
L’educazione alimentare, integrata nel contesto della refezione scolastica, si rivela un potente strumento per plasmare le abitudini alimentari dei bambini e per costruire un futuro più sano e resiliente per tutti.