L’autunno si prospetta complesso per il mercato del lavoro in Basilicata.
Le previsioni elaborate dal Sistema Informativo Excelsior, frutto di un’analisi Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro, indicano un rallentamento nell’inserimento di nuove risorse lavorative nel tessuto produttivo regionale.
Nello specifico, si stima un afflusso di circa 4.240 nuove assunzioni nel mese di ottobre, un dato che registra una contrazione significativa, pari a 460 unità, se confrontato con le rilevazioni dello stesso periodo dell’anno precedente.
Anche considerando l’andamento trimestrale, emerge un quadro di debolezza con una diminuzione di 1.760 posizioni rispetto al periodo precedente.
Un elemento cruciale che emerge dall’analisi è la forte prevalenza di contratti a termine, che rappresentano l’85% delle assunzioni previste.
Questa tendenza, seppur comune in contesti di incertezza economica, solleva interrogativi sulla stabilità occupazionale e sulla capacità di trattenere talenti all’interno delle imprese lucane.
La Camera di Commercio della Basilicata, nel sottolineare le difficoltà incontrate dalle aziende nella ricerca di personale qualificato, evidenzia come il 42% delle imprese si aspetti di non riuscire a reperire i profili desiderati.
Questo dato riflette una crescente disparità tra l’offerta di lavoro disponibile e la disponibilità di competenze adeguate.
La tipologia di profili più richiesti dal mercato del lavoro regionale è varia, ma con una chiara prevalenza di figure tecniche e specializzate.
Gli operai specializzati e i conduttori di impianti costituiscono il 35% delle nuove entrate, seguiti da profili generici (29%) e professioni legate al commercio e ai servizi (22%).
La necessità di competenze tecniche specifiche indica una trasformazione in atto nel tessuto produttivo locale, con una crescente domanda di figure professionali in grado di gestire tecnologie avanzate e processi complessi.
Un aspetto positivo, seppur limitato, è rappresentato dall’attenzione verso le nuove generazioni e l’integrazione di personale immigrato.
Il 23% delle posizioni previste è destinato a giovani di età inferiore ai 30 anni, mentre il 21% coinvolge lavoratori immigrati.
Questi dati, pur indicando un impegno verso l’inclusione sociale e l’innovazione, non sono sufficienti a compensare il rallentamento complessivo del mercato del lavoro e le difficoltà incontrate dalle imprese nella ricerca di personale qualificato.
L’analisi suggerisce la necessità di interventi mirati per favorire l’adeguamento delle competenze, incentivare l’assunzione di giovani e sostenere l’integrazione lavorativa di personale immigrato, al fine di rilanciare la crescita economica e l’occupazione in Basilicata.