18 ottobre 2024 – 11:45
Nel corso del processo, emersero accuse di maltrattamenti e lesioni nei confronti di un collega disabile, accusato di averlo bullizzato definendolo fannullone e vacanziere a causa della sua paraplegia, oltre a essersi preso gioco del suo handicap. In un’occasione, lo avvolse addirittura con pellicola da imballaggio e pubblicò il video sui social network. Durante un corso aziendale nella primavera del 2018, si dice che abbia sparato un getto d’aria con una pistola ad aria compressa, ferendo l’orecchio del collega su una sedia a rotelle. Sebbene sia stato condannato a 16 mesi con la condizionale in Appello solo per le lesioni aggravate rispetto ai maltrattamenti – poiché è intervenuta la prescrizione -, il 41enne ha recentemente ottenuto una sospensione dalla Cassazione che ha annullato il verdetto e ordinato un nuovo processo. Le motivazioni di tale decisione saranno chiarite successivamente, ma si ipotizza che sia stata accolta l’eccezione sollevata dall’avvocato Nicola Bonino: i giudici di secondo grado avevano negato la possibilità della messa alla prova ritenendo il reato troppo grave, nonostante essa sia concessa solo in caso di scarsa propensione alla recidiva. Questo aspetto è escluso dalla concessione della condizionale che segue lo stesso principio. In breve, sembra che il 41enne non potesse essere considerato meritevole della condizionale e al contempo non idoneo alla messa alla prova.
