lunedì 20 Ottobre 2025
20.1 C
Ancona

Festival dell’Appennino: Un Successo di Inclusione e Resilienza

Il Festival dell’Appennino – Inclusivo di Natura si conclude con un bilancio straordinario, testimonianza di un progetto ambizioso che ha superato le aspettative, registrando un’affluenza di oltre trenta mila persone e conquistando un posto d’onore tra le trenta iniziative virtuose riconosciute dall’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) nell’ambito di “Buone Pratiche per un’Italia più sostenibile 2025”.
Nato sotto l’egida del Commissario Straordinario per la Ricostruzione post-Sisma 2016 e promosso dal Distretto Montano del Tronto, con il prezioso supporto dei Distretti Montani Vomano-Tordino (Teramo), Nera Velino Cascia e Nera-Velino (Rieti), e con il coinvolgimento attivo delle Regioni Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio, il Festival si configura come un catalizzatore di resilienza e rinascita per l’Appennino centrale, un territorio ferito ma ricco di potenzialità inespresse.

La XVI edizione, protrattasi per sei mesi, dal 4 maggio al 12 ottobre 2025, ha intessuto un percorso suggestivo attraverso ventotto comuni dislocati nelle quattro regioni colpite dal sisma, abbracciando la transizione tra le stagioni e articolandosi in ventisette appuntamenti.
Il viaggio è partito dal borgo di Palmiano, simbolo di speranza e di ripartenza, per culminare sulle cime maestose del Terminillo, offrendo al pubblico un affresco completo del legame indissolubile tra paesaggio, patrimonio culturale e tessuto sociale.
“Le aree interne non sono periferie da assoggettare alla logica del capoluogo, bensì il cuore pulsante dell’identità nazionale”, ha affermato Guido Castelli, Commissario Straordinario per la Ricostruzione.
Questa visione, lungimirante e inclusiva, pone l’accento sulla necessità di valorizzare le specificità territoriali, promuovendo un modello di sviluppo che riconosca la centralità delle comunità locali.
Il futuro dell’Appennino centrale non si fonda solo sulla ricostruzione edilizia, ma anche e soprattutto sulla rigenerazione economica e sulla riparazione del tessuto sociale, lacerato dalla tragedia.
Luigi Contisciani, Presidente del Distretto Montano del Tronto, ha interpretato le cifre dell’affluenza come una conferma del potenziale attrattivo del territorio appenninico e come una prova tangibile della validità del turismo lento e sostenibile.
Un turismo che non si limita a generare reddito, ma che promuove la coesione sociale, l’inclusione e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale.
Il Direttore Artistico Carlo Lanciotti ha messo in evidenza l’entusiasmo del pubblico e il successo della formula multidisciplinare, capace di creare un’esperienza immersiva e coinvolgente, che fonde musica, teatro e circo contemporaneo in un linguaggio universale.
Il Festival dell’Appennino 2025 si riconferma, dunque, come un vero e proprio laboratorio di idee e di sperimentazione, un progetto che mira a costruire un futuro più equo e sostenibile per i territori fragili, attraverso la cultura, la partecipazione attiva e la condivisione di valori comuni.
Più che un evento, un movimento culturale capace di trasformare la resilienza in opportunità e di riscrivere il destino di un’intera comunità.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap