domenica 19 Ottobre 2025
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Nuovo OCF: Rinnovo e Sfide per l’Avvocatura Italiana

Si è concluso a Torino, presso il dinamico complesso del Lingotto, il 36° Congresso Nazionale Forense, segnando un momento cruciale per il futuro dell’Avvocatura italiana.
L’evento ha sancito la nomina dei nuovi componenti dell’Organismo Congressuale Forense (OCF), un organo di rappresentanza politica di fondamentale importanza, nato nel 2016 come risposta all’esigenza di una voce unitaria e autorevole per la professione legale.

L’OCF, erede diretto del Congresso Nazionale Forense, assume il compito non solo di attuare le decisioni assunte dall’assemblea congressuale, ma anche di elaborare proposte legislative e iniziative volte a promuovere l’efficienza del sistema giudiziario e a tutelare il ruolo sociale dell’avvocato.

La sua esistenza riflette una crescente consapevolezza della necessità di una rappresentanza istituzionale forte, capace di dialogare con il Governo, il Parlamento e gli altri attori del mondo legale.
I cinquantaquattro nuovi rappresentanti, provenienti da tutti i distretti di Corte d’Appello, incarnano la pluralità e la complessità dell’Avvocatura italiana.

La loro composizione – attenta a bilanciare esperienza e innovazione – testimonia un profondo rinnovamento generazionale, con l’ingresso di numerose giovani professioniste e professionisti portatori di nuove sensibilità e competenze.

Questa diversità è un patrimonio inestimabile, un fattore chiave per affrontare le sfide del futuro, che spaziano dalla digitalizzazione della giustizia alla ridefinizione del ruolo dell’avvocato nell’era dell’intelligenza artificiale.
Il coordinatore uscente, Mario Scialla, ha sottolineato come il congresso di Torino abbia rappresentato una pietra miliare per la democrazia interna della categoria, un momento di riflessione e di confronto costruttivo.
L’OCF si configura come un luogo di dialogo aperto, un laboratorio di idee dove le diverse anime dell’Avvocatura possono trovare un terreno comune per perseguire obiettivi condivisi.
La responsabilità primaria di questo organo è quella di difendere i diritti dei cittadini e di contribuire a rafforzare la fiducia nell’amministrazione della giustizia.

La nuova assemblea, con un mandato triennale (2025/2028), si appresta ad affrontare un periodo cruciale, caratterizzato da cambiamenti tecnologici, economici e sociali che impongono una profonda riflessione sul futuro della professione.

La prima sfida sarà l’elezione dell’Ufficio di Coordinamento, che guiderà l’organismo nella prossima fase operativa, definendo le priorità strategiche e le azioni concrete da intraprendere.
L’auspicio è che questo nuovo corso possa proseguire il percorso di collaborazione e unità d’intenti che ha contraddistinto il mandato precedente, consolidando il ruolo dell’OCF come punto di riferimento imprescindibile per l’Avvocatura italiana.
Il mandato in arrivo si prospetta intenso e stimolante, con la necessità di affrontare temi come la riforma del sistema previdenziale forense, l’aggiornamento continuo delle competenze professionali e la promozione di un accesso alla giustizia più equo e inclusivo.

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