Il 21 ottobre, l’Istituzione Universitaria dei Concerti della Sapienza accoglie un evento che segna un capitolo importante nella storia dello spettacolo musicale: il concerto “Coda – The Final Show.
20 anni (di follia musicale)” di Igudesman e Joo.
Un omaggio al ventennale del duo, preludio al loro congedo definitivo dai palcoscenici, che trascende la semplice esibizione per trasformarsi in un’esperienza artistica unica nel suo genere.
Aleksey Igudesman, violinista dalla verve inesauribile, e Hyung-ki Joo, pianista di origini anglo-coreane, hanno saputo intagliare un percorso inequivocabilmente originale nel panorama della musica classica contemporanea.
La loro formula, un audace connubio tra virtuosismo strumentale, comicità surreale, parodie brillanti e riferimenti acuti alla cultura popolare, ha conquistato un pubblico globale, generando oltre 50 milioni di visualizzazioni su YouTube e aprendo nuove prospettive per l’interazione tra musica e intrattenimento.
Lo spettacolo “Coda” non è una semplice retrospettiva, ma una celebrazione dinamica e in continua evoluzione.
Oltre ai classici sketch che hanno consacrato il duo, come l’iconico duello tra Mozart e James Bond, l’enigmatica rivelazione dell’identità di Elisa di Beethoven, o l’ironica esagerazione delle mani di Rachmaninoff, il pubblico potrà assistere a inedite incursioni creative.
Si preannunciano numeri ancora più audaci, tra cui un tentativo stravagante per risvegliare Giacomo Puccini e garantirgli un sonno eterno, e una nuova, inaspettata rivisitazione di “I Will Survive”, permeata di suggestioni provenienti dall’Estremo Oriente.
Il percorso artistico di Igudesman e Joo è costellato di collaborazioni prestigiose.
Hanno condiviso il palco con alcune delle orchestre più rinomate al mondo, dalla New York Philharmonic alla London Philharmonic, fino all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dimostrando come la loro visione innovativa possa coesistere e arricchire la tradizione musicale più elevata.
La loro storia personale, iniziata all’età di dodici anni alla Yehudi Menuhin School, testimonia un’intesa profonda e una sintonia artistica che ha permesso loro di creare un linguaggio espressivo del tutto originale.
La loro capacità di attrarre collaborazioni di altissimo livello – da Emanuel Ax a Joshua Bell, fino a Julian Rachlin e Yuja Wang – e di interagire con figure iconiche come John Malkovich e Sir Roger Moore, a favore di iniziative umanitarie per Unicef, sottolinea la loro versatilità e il loro impegno sociale.
“Coda” non è solo un addio, ma un’eredità di creatività, innovazione e gioia che continuerà a ispirare le generazioni future.
Un’occasione imperdibile per immergersi in un universo musicale dove il genio e l’assurdo si fondono in un’esperienza indimenticabile.