La tragedia ha scosso la comunità sportiva e il tessuto sociale umbro questa sera, lungo la superstrada che collega Rieti a Terni, nel tratto compreso tra Contigliano e l’uscita di servizio.
Un autista di pullman, impegnato nel riaccompagnare a Pistoia i tifosi della squadra locale di basket, è deceduto in seguito a un violento assalto da parte di alcuni ultras della Sebastiani Basket Rieti.
L’incidente, che ha segnato profondamente l’atmosfera post-partita, getta una luce cruda sulla pericolosità della violenza negli eventi sportivi e sulle sue conseguenze irreparabili.
La partita di A2, un girone unico che vedeva contrapporsi le due squadre, si era conclusa con la vittoria di Pistoia, ma l’esito sportivo non ha placato un’esplosione di rabbia e aggressività da parte di alcuni elementi della tifoseria reatina.
L’assalto al pullman, che stava procedendo in direzione di Pistoia, è avvenuto in maniera improvvisa e brutale.
Secondo le prime ricostruzioni, i tifosi hanno lanciato sassi, oggetti contundenti e, tragicamente, anche mattoni contro il veicolo.
La dinamica precisa dell’evento è ancora in fase di accertamento, ma sembra che l’autista deceduto fosse il secondo conducente, posizionato in prossimità del parabrezza, proprio l’area più esposta al ferocissimo lancio di pietre.
L’impatto di un mattone, in particolare, si è rivelato fatale.
Il primo autista, fortunatamente, è rimasto illeso, ma il trauma emotivo dell’accaduto è indescrivibile.
A bordo del pullman, i tifosi pistoiesi, esausti e delusi dalla violenza, hanno vissuto ore di terrore, assistendo impotenti alla tragedia.
L’intervento tempestivo del 118 e delle forze dell’ordine – Carabinieri e Polizia – ha permesso di gestire l’emergenza e di mettere in sicurezza l’area.
Le immagini diffuse sui social media testimoniano la gravità del danno subito dal pullman: il parabrezza, in corrispondenza del posto dell’autista deceduto, è completamente sfondato, mentre sul lato del conducente presenta incrinature, segno di ulteriori impatti.
Questo episodio drammatico solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza negli eventi sportivi, sulla responsabilità delle forze dell’ordine nel prevenire e gestire la violenza tra tifoserie e sull’efficacia delle misure di controllo e repressione.
La perdita di una vita umana, in un contesto di scontro tra tifoserie, rappresenta una ferita profonda per l’intero mondo dello sport e richiede un’azione decisa e coordinata per evitare che simili tragedie si ripetano.
L’indagine è in corso per identificare e perseguire i responsabili di questo atto efferato, che ha distrutto una vita e gettato un’ombra oscura sull’immagine dello sport.