Il Vaticano si trova in una situazione economica difficile e il Papa ha richiesto ai cardinali di fare ulteriori sacrifici. Dopo aver già ridotto gli sconti sugli affitti delle case e decurtato i loro stipendi, ora è stata annunciata la sospensione di alcune gratifiche mensili. Queste misure sono necessarie per raggiungere l’obiettivo di un bilancio equilibrato, come indicato dal Pontefice stesso. I cardinali, considerati i primi collaboratori del Papa, dovranno accettare questo taglio con spirito di cooperazione per il bene della Chiesa.Questa decisione arriva in un momento critico per il Vaticano, che sta cercando di migliorare la propria situazione finanziaria. Anche se sono state attuate diverse riforme, sembra che sia necessario fare ulteriori passi per ridurre le spese e aumentare le entrate. Ad esempio, il supermercato interno alle mura vaticane sarà affidato a un marchio italiano, mentre i dipendenti si trovano in uno stato di tensione a causa del congelamento degli scatti e del blocco dei livelli funzionali.Allo stesso tempo, ci sono segnali contrastanti riguardo alle gratificazioni: alcuni dipendenti ricevono bonus mentre altri lamentano ingiustizie nelle assunzioni e nella gestione del personale da parte di alcune aree come Governatorato, Vicariato e Ior. Tutto ciò genera malcontento tra i lavoratori laici vaticani che chiedono trasparenza nei criteri decisionali adottati dall’amministrazione. La mancanza di un sindacato ufficiale rende difficile affrontare queste questioni in modo strutturato all’interno della Città del Vaticano.
Il Vaticano in difficoltà economica: cardinali chiamati a ulteriori sacrifici
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