26 ottobre 2024 – 09:45
Torino, la città poliedrica e sfaccettata che si cela dietro il suo fascino intramontabile, sta vivendo un momento di profondo rinnovamento identitario. Un’epopea collettiva partita da istituzioni e realtà accademiche, come Comune, Città metropolitana, Camera di Commercio, Politecnico, Unito e Fondazioni, che si sono unite in un grande brainstorming per definire insieme l’anima del capoluogo piemontese. Questo flusso di coscienza non solo mira a raccontare al mondo le molteplici sfumature di questa gemma urbana, ma anche a ridefinirne il ruolo nel panorama internazionale.Da elegante centro della moda e della cultura alla fervente scena musicale techno, da simbolo di raffinatezza culinaria a culla dell’innovazione tecnologica, Torino si erge come un crocevia di stili e tendenze. Mentre alcuni ancora la associano all’immagine di una città industriale del passato, chiunque abbia la fortuna di visitarla resta sorpreso dall’imprevedibilità e dalla vivacità che caratterizzano questa terra.I protagonisti del cambiamento sono molteplici: dai claim suggestivi come “Torino tanta roba” e “Royal italian city” lanciati da figure autorevoli come il fondatore di Eataly Farinetti, alle testimonianze di chi ha contribuito a plasmare l’identità torinese nel tempo. La presenza storica della Juventus con l’inconfondibile figura dell’Avvocato Agnelli ha lasciato un’impronta indelebile nella storia cittadina, ma oggi siamo chiamati a guardare al futuro con occhi nuovi.L’amministratore delegato della Juventus Maurizio Scanavino invita a riscoprire le eccellenze nascoste della città e a valorizzare il suo spirito innovativo in modo più incisivo. È necessario comunicare con efficacia ciò che Torino ha da offrire per attrarre talenti e nuovi abitanti desiderosi di contribuire alla sua rinascita. Come sostiene Alessandra Bianco, servono nuovi cittadini contemporanei pronti ad abbracciare la vitalità e l’autenticità che solo Torino sa offrire. Sfide ambiziose attendono la città: competere con se stessa per superare i propri limiti e proiettarsi verso un futuro luminoso fatto di creatività e progresso.
