sabato 6 Dicembre 2025

Spezia, terremoto in panchina: D’Angelo resta, addio Pagliuca

Una svolta inaspettata scuote l’ambiente dello Spezia Calcio, in un momento di profonda incertezza sportiva e gestionale.

L’attesa, alimentata da ventiquattro ore di intense trattative, per l’ingaggio di Guido Pagliuca in panchina si è dissolta in un brusco cambio di rotta, lasciando spazio a un quadro di incertezza che investe l’intera società.
La decisione di mantenere in carica Luca D’Angelo, a distanza di una settimana dalla pesante sconfitta contro il Cesena – una partita che ha segnato un bilancio disastroso di cinque sconfitte e tre pareggi in otto incontri – appare quasi surreale.
L’esonero del tecnico, dopo un inizio di stagione al di sotto di ogni aspettativa, sembrava un epilogo inevitabile, un intervento drastico per cercare di invertire una spirale negativa che rischia di affondare la squadra in una crisi di risultati senza precedenti.

La conferenza stampa del presidente Charlie Stillitano, figura enigmatica e spesso distante dalle dinamiche interne, aveva preannunciato un’approfondita riflessione sulla situazione, un’analisi puntuale dei fattori che hanno contribuito a questo avvio di campionato disastroso.
Questa dichiarazione, unita al successivo vertice tra l’amministratore delegato Gazzoli e il direttore sportivo Melissano, aveva concretizzato le trattative per l’ingaggio di Pagliuca, anch’egli reduce da un’esperienza interrotta sulla panchina dell’Empoli.
La candidatura di Pagliuca, allenatore di comprovata esperienza, sembrava rispondere all’urgenza di un cambio di rotta, di un volto nuovo capace di ridare slancio e fiducia a una squadra in difficoltà.
Tuttavia, nel pomeriggio odierno, la situazione ha preso una piega inaspettata.

La presenza di D’Angelo al centro sportivo di Follo per condurre la prima seduta di allenamento della settimana ha rappresentato un vero e proprio terremoto.

L’indisponibilità, o forse l’impossibilità, di formalizzare l’accordo con Pagliuca ha aperto un ventaglio di interpretazioni, alimentando voci e speculazioni.

La comunicazione dal club, vaga e prudente, conferma la permanenza di D’Angelo almeno fino alla giornata successiva, ma l’assenza di comunicazioni ufficiali ufficializza un clima di incertezza e apprensione.

La posizione di ultimo in classifica, con un magro bottino di soli tre punti conquistati in otto giornate e la mancanza cronica di vittorie, rende la situazione estremamente critica.

L’imminente rientro del proprietario Thom Roberts e del presidente Stillitano negli Stati Uniti, in un momento così delicato, solleva interrogativi sulle reali strategie a breve e medio termine per risollevare una squadra e una società che rischiano di precipitare in una crisi profonda e potenzialmente irreversibile.

La vicenda, oltre alle implicazioni sportive, pone l’accento sulle dinamiche interne alla proprietà e sulla necessità di chiarezza e trasparenza nella gestione di una squadra di calcio che rappresenta un patrimonio di valori e di passione per un’intera comunità.

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