28 ottobre 2024 – 13:45
Paolo Griseri è stato molto di più di un semplice giornalista. La tessera da giornalista posta sul suo feretro, accanto alla sua fotografia, rappresenta la sintesi di un’esistenza intensa e appassionata. Paolo portava sempre con sé quel libretto rosso, diversamente dagli altri che lo conservavano nel portafoglio; per lui era un simbolo della sua identità e delle cose veramente importanti nella vita.Stefania Aloia vorrebbe poter descrivere chi fosse Paolo Griseri, il suo compagno di vita. Ma oggi le parole le mancano mentre affiorano i ricordi più intimi, quelli di una lunga convivenza fatta di amore e lavoro. Paolo era sempre presente, anche quando fisicamente assente, con la sua premura e dolcezza che lo contraddistinguevano.Nel palazzo che ospita le redazioni di Stampa e Repubblica, gli ultimi due giornali in cui ha lavorato Paolo Griseri, si riflette la Torino che lo ha accolto e amato. Un universo fatto di molteplici realtà: il giornalismo come fulcro principale ma anche la politica e altre sfaccettature della società.Paolo ha lasciato un’impronta indelebile nella comunità giornalistica torinese, costruendo ponti tra mondi diversi e contribuendo a creare una rete solida basata sulla passione per la verità e l’etica professionale. Il suo spirito guida ancora coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e lavorare al suo fianco.La figura di Paolo Griseri rimarrà viva nei cuori di coloro che lo hanno ammirato e rispettato per il suo impegno costante nel raccontare storie autentiche e significative. La sua eredità professionale e umana continuerà a ispirare generazioni future a perseguire l’eccellenza nel giornalismo con integrità e passione.