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giovedì 23 Ottobre 2025

Ternana-Arezzo a porte chiuse: il Prefetto vieta il pubblico ospite.

La partita Ternana-Arezzo, valida per la serie C e in programma sabato 25 ottobre presso lo stadio Libero Liberati di Terni, si svolgerà a porte chiuse per quanto riguarda il pubblico ospite.

La decisione, emessa dal Prefetto di Terni, Antonietta Orlando, rappresenta un intervento mirato a salvaguardare l’ordine pubblico e la sicurezza, frutto di un’attenta analisi preventiva e della concertazione con le autorità competenti, incluso il questore locale.
Il provvedimento, che preclude la vendita di tagliandi ai residenti nella provincia toscana, non è una misura isolata, bensì il culmine di una problematica radicata nel tempo.

La storica rivalità tra le due tifoserie, caratterizzata da episodi di degenerazione e violenza, costituisce il principale fattore scatenante.
Le tensioni, purtroppo, non si limitano a contestare il risultato sportivo, ma si manifestano attraverso comportamenti riprovevoli che minano la convivenza civile e comportano oneri significativi per le forze dell’ordine.

Un evento particolarmente grave, verificatosi il 29 settembre 2024 ad Arezzo, ha ulteriormente acuito la situazione.
In prossimità dello stadio, e in seguito all’incontro precedente, si sono verificati scontri violenti tra gruppi di ultras ternani e aretini.

Questi hanno incluso l’utilizzo di oggetti contundenti, fumogeni e l’innesco di un incendio che ha interessato un’area agricola limitrofa.

Questo episodio, che ha evidenziato la potenziale pericolosità della situazione, ha spinto le autorità a prendere misure più drastiche.

La decisione del Prefetto non si configura come una limitazione del diritto alla partecipazione sportiva, bensì come un atto di responsabilità volto a prevenire il ripetersi di atti violenti e a tutelare la sicurezza di tutti.
Rappresenta, inoltre, un monito rivolto alle tifoserie, invitandole a moderare i comportamenti e a promuovere un approccio più rispettoso e pacifico verso l’evento sportivo.
La Prefettura sottolinea la necessità di un cambio di mentalità, auspicando un futuro in cui la passione per il calcio possa esprimersi in forme più costruttive e positive, consentendo così il ritorno dei tifosi ospiti a sostenere la propria squadra in un contesto di sicurezza e civile convivenza.
L’episodio evidenzia, infine, le sfide complesse che le istituzioni devono affrontare per bilanciare il diritto alla passione sportiva con l’imperativo di garantire la sicurezza collettiva e il rispetto della legalità.

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