Nella tranquilla cornice di Castello di Fiemme, un episodio di profonda inquietudine ha interrotto la quiete, coinvolgendo Carabinieri della Stazione di Cavalese e Vigili del Fuoco Volontari di Carano in un intervento delicato e complesso.
La chiamata d’emergenza segnalava un incendio divampato all’interno di un casolare isolato, dove un uomo di 88 anni, in condizioni di vulnerabilità psico-fisica, si era volontariamente barricato, aggravando la situazione con un gesto di estrema pericolosità.
L’intervento si è rivelato subito critico, poiché l’anziano, apparentemente preda di una profonda crisi personale, si era trincerato all’interno, rendendo difficoltoso l’accesso e alimentando le fiamme in maniera incontrollata.
Le forze dell’ordine, valutata l’immediato pericolo per l’incolumità dell’uomo e la potenziale escalation dell’incendio, hanno proceduto con l’irruzione forzata, un’azione resa necessaria dall’impossibilità di instaurare un dialogo pacifico.
All’interno dell’abitazione, i militari hanno scoperto l’anziano nella camera da letto, in possesso di una pistola.
L’arma, successivamente accertata come funzionante, presentava una carica in canna e la matricola deliberatamente abrasa, elemento che suggerisce una storia di possibili irregolarità e un tentativo di occultamento.
La tensione è stata palpabile, ma grazie alla professionalità e alla rapidità di riflessi di Carabinieri e Vigili del Fuoco, è stato possibile neutralizzare l’uomo, disarmandolo e mettendo in sicurezza l’area.
L’evacuazione dell’anziano è stata immediata, con personale sanitario pronto a fornirgli le prime cure e trasportarlo presso l’ospedale più vicino, dove è stato sottoposto a valutazioni mediche approfondite per accertare le cause del suo stato di agitazione e per fornire il supporto necessario.
L’incendio ha causato ingenti danni all’abitazione, che versava in condizioni ormai compromesse, e al garage adiacente, dove erano custodite un’autovettura e diverse bombole di gas, circostanza che ha reso ancora più urgente l’intervento dei Vigili del Fuoco per evitare un’esplosione.
Le indagini sono in corso per ricostruire l’esatta dinamica degli eventi, per accertare le ragioni che hanno spinto l’uomo a compiere un gesto così estremo e per far luce sulla provenienza e la storia dell’arma ritrovata.
L’episodio solleva interrogativi sulla necessità di un supporto psicologico e sociale più efficace per le persone anziane, in particolare per coloro che vivono in condizioni di isolamento e fragilità.








