Nel prossimità del suo trentesimo anniversario, celebrato il 12 novembre, Chamber Music Trieste si erge a pilastro imprescindibile nel panorama della musica da camera internazionale, un’istituzione che ha saputo onorare e proiettare nel futuro un’eredità prestigiosa.
Nata con l’ambizioso intento di rivitalizzare la tradizione del leggendario Trio di Trieste, Chamber Music ha catalizzato, in questi tre decenni, un’inestimabile patrimonio di talenti, superando l’appassionante cifra di 1.400 artisti impegnati in oltre 573 esibizioni, e ospitando 2.000 musicisti aspiranti nel contesto delle 22 edizioni del suo rinomato Premio Trio.
L’anima pulsante di questa realtà culturale è Fedra Florit, fondatrice e direttrice artistica, la cui visione ha saputo trasfigurare un omaggio al passato in un motore di innovazione.
“Il nostro proposito primario”, spiega Florit, “era di recuperare l’eccellenza del Trio di Trieste, preservandone la sua identità stilistica, ma allo stesso tempo, dotandola di una rinnovata linfa vitale, al fine di sostenere attivamente l’evoluzione delle nuove generazioni di interpreti.
” Questa filosofia ha elevato il Premio Trio di Trieste al rango di uno dei cinque concorsi cameristici più significativi a livello mondiale, un riconoscimento attribuito dalla critica specializzata e dagli esperti del settore.
In occasione di questo importante traguardo, Chamber Music Trieste presenta “Le piace Brahms?”, un ciclo di tre concerti che incarna l’essenza della tradizione triestina, arricchita da inedite contaminazioni.
Il cartellone si apre con l’inedita formazione del duo Triendl-Berg, integrato dal virtuoso corno di Hervé Joulain; prosegue con l’eleganza del Trio Gaon (12 novembre) e si conclude con l’intensità del duo Lavrynenko-Guliei (22 novembre).
Parallelamente agli eventi musicali, mercoledì 12 novembre alle ore 19, il Teatro Miela di Trieste ospiterà un convegno nazionale dedicato ai concorsi musicali cameristici.
L’iniziativa si propone di analizzare in profondità il ruolo cruciale che tali contesti svolgono nel panorama musicale contemporaneo.
I concorsi non sono solamente competizioni, ma vere e proprie vetrine per i giovani talenti, offrendo loro la possibilità di valutare il proprio livello di preparazione in un confronto stimolante con colleghi provenienti da diverse parti del mondo.
Il processo competitivo favorisce la visibilità, offrendo una piattaforma ideale per il lancio di carriere artistiche, e contribuendo alla formazione di una nuova generazione di musicisti consapevoli e preparati, capaci di portare avanti il prestigioso lascito della tradizione triestina nel contesto globale.
Il convegno ambisce a tracciare un quadro completo delle dinamiche che regolano questi importanti contesti, esplorando le loro implicazioni formative, professionali e culturali.







