La Calabria, dopo anni di profonda instabilità finanziaria, celebra un punto di svolta cruciale: l’uscita definitiva dal piano di rientro dalla crisi e il conseguente passaggio a una situazione di avanzo gestionale.
L’annuncio, formulato dal Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, a seguito della valutazione di parificazione da parte della Corte dei Conti sul rendiconto consuntivo 2024, segna una cesura significativa nel percorso di risanamento delle finanze regionali.
La dichiarazione di Occhiuto va oltre la semplice constatazione dell’avanzamento economico; è un riconoscimento del lavoro profuso, un’ammissione di responsabilità e una risposta a chi, in passato, aveva profetizzato ritardi e, addirittura, la necessità di restituire fondi europei.
L’aver esaurito integralmente le risorse del programma comunitario 2014-2020 rappresenta una vittoria importante, un segnale di efficienza amministrativa che smentisce le profezie pessimistiche e riaccende la speranza in un futuro più prospero per la regione.
Un elemento particolarmente incoraggiante è la valutazione positiva della Corte dei Conti riguardo alla sanità calabrese, un settore storicamente afflitto da criticità e disavanzi.
Il riconoscimento del lavoro svolto per normalizzare la contabilità e ripristinare un’adeguata gestione finanziaria è un segnale tangibile di un cambiamento di rotta.
L’aver evidenziato l’incremento del punteggio Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), sottolineando come la Calabria sia la regione che ha registrato il maggior aumento in questo ambito, testimonia un impegno concreto verso il miglioramento dei servizi sanitari offerti alla popolazione.
Nonostante i progressi innegabili, il Presidente Occhiuto sottolinea con realismo che il percorso di risanamento e riqualificazione del sistema sanitario calabrese è ancora in una fase iniziale.
La persistenza dello stato di commissariamento e la complessità delle sfide da affrontare impongono un approccio cauto e perseverante, evitando facili entusiasmi e riconoscendo che la piena risoluzione delle problematiche richiede tempo e risorse.
L’uscita dal piano di rientro non è una meta, ma un trampolino di lancio verso una nuova era per la Calabria, un’opportunità per consolidare i risultati ottenuti, rafforzare le istituzioni e costruire un futuro di crescita sostenibile e benessere per tutti i cittadini.
La strada è ancora lunga, ma la luce che brilla oggi è un faro che guida la regione verso un orizzonte di speranza e progresso.







