Nell’anfratto primordiale di una grotta di Masullas, sul Monte Arci, si prepara un evento che fonde geologia, musica e filosofia, un’esperienza immersiva che ripercorre le origini della Sardegna e del Mediterraneo.
Si tratta di “Alkapeca”, un brano inedito composto e interpretato da Gianni Maroccolo e Antonio Aiazzi, ex membri dei Litfiba, e concettualizzato con la guida intellettuale del filosofo evoluzionista Telmo Pievani.
L’opera trae il suo nome da Alkapeca, la microzolla continentale che, circa quarantamilioni di anni fa, si separò dal margine africano, innescando movimenti tellurici che plasmarono il paesaggio sardo e la geografia del Mediterraneo.
Questo atto di separazione, questo “distacco” geologico, si rivela metafora potente di trasformazione, di nascita e di rinnovamento, temi centrali che animano l’opera.
L’esecuzione musicale, un’anteprima di un progetto più ampio in corso di composizione, vedrà la partecipazione di giovani talenti del Conservatorio Pietro Mascagni: Cecilia Bianchi, Samuele Campera, Zoe Lardaro, Fabio Lucchesi e Andrea Musio, i quali, sotto la direzione dei due musicisti, contribuiranno a creare un’atmosfera suggestiva e suggestiva, amplificata dall’acustica naturale della grotta.
L’evento non si limita a una semplice performance musicale.
Sarà preceduto da una residenza artistica di una giornata intera, durante la quale Maroccolo, Aiazzi e Pievani si immergeranno nell’ambiente del Monte Arci, generando un dialogo creativo tra le diverse discipline coinvolte.
Al termine della performance, i tre protagonisti offriranno al pubblico un incontro aperto, una *lectio magistralis* che approfondirà i concetti e le riflessioni che hanno ispirato l’opera, offrendo spunti di riflessione sulla geologia, la musica, l’evoluzione e il significato del cambiamento.
“Residenze di Ricerca”, il progetto a cui l’evento si inscrive, è un’iniziativa curata da Nabui, società benefit sostenuta dal Comune di Masullas e dalla Fondazione Parte Montis, che mira a rivitalizzare i piccoli centri come fucine di creatività e pensiero.
Tomaso Ledda, ideatore della performance e fondatore di Nabui, sottolinea come questo progetto rappresenti un’opportunità per Masullas di affermarsi non come un luogo marginale da “salvare”, ma come un centro vibrante di produzione artistica e culturale, un laboratorio di sperimentazione e innovazione.
La collaborazione con figure di spicco come Maroccolo, Aiazzi e Pievani simboleggia l’ambizione di creare un dialogo multidisciplinare che esplori le connessioni tra marginalità e pensiero poetico, aprendo nuove prospettive per il futuro dei piccoli borghi italiani.
L’evento è ad accesso gratuito, su prenotazione.








