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giovedì 23 Ottobre 2025

Camilleri: il teatro infinito, una mostra a Roma.

Andrea Camilleri, un intelletto profondamente radicato nel teatro, ha ereditato e ampliato la visione pirandelliana del mondo come un palcoscenico perpetuo, un crogiolo di voci, idiomi e forme espressive in costante evoluzione.
Questa concezione permea l’intera sua opera, celebrata ora dalla mostra “Scene, voci, accenti, scritture: il teatro infinito di Andrea Camilleri”, in corso a Roma presso la sala Walter Mauro di Palazzo Firenze, sede della Società Dante Alighieri.

L’evento, parte integrante del programma del Centenario Camilleri promosso dal Fondo Andrea Camilleri, trascende la fama di “inventore” del Commissario Montalbano, offrendo uno sguardo esaustivo sulla poliedrica figura dello scrittore siciliano.

La mostra, un viaggio suggestivo attraverso documenti inediti, fotografie d’epoca, corrispondenza privata, bozze di copioni teatrali, edizioni rare e materiali audiovisivi, è strutturata in sei sezioni tematiche che tracciano l’arco della sua esistenza e della sua produzione artistica.
Guidati dalla voce di Marco Presta, allievo prediletto di Camilleri all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, i visitatori vengono immersi in un universo creativo che rivela il suo instancabile impegno culturale e artistico, dalla formazione giovanile all’acclamazione internazionale.
Camilleri non fu solo un narratore; fu un architetto del linguaggio, un tessitore di storie capaci di evocare immagini vivide e di restituire la musicalità di una lingua che, pur attingendo alla tradizione siciliana, si arricchiva di invenzioni audaci e di contaminazioni inaspettate.
La mostra celebra la sua capacità di creare atmosfere, di dare voce ai silenzi, di svelare l’umanità nascosta dietro le maschere della società.

Un aspetto cruciale dell’eredità camillieriana risiede nella fitta rete di relazioni intellettuali e personali che lo legarono a figure chiave del panorama culturale italiano.
La mostra rivela un uomo generoso, un mentore, un interlocutore stimolante, capace di costruire ponti tra generazioni e discipline artistiche diverse.

La sua influenza si estende ben oltre i confini della letteratura, permeando il teatro, la radio, la televisione e le arti visive.
Il percorso espositivo culmina con il monologo “Conversazione su Tiresia”, pronunciato da Camilleri nel 2018 al Teatro Greco di Siracusa, un testamento spirituale che conclude la sua parabola con serenità e saggezza.
Come sottolinea il curatore Giulio Ferroni, questo momento rappresenta il sigillo perfetto di un intellettuale che ha saputo interpretare il suo tempo e offrire al mondo uno sguardo profondo e commovente sull’esistenza umana.

La mostra non è solo un omaggio, ma un invito a riscoprire la ricchezza e la complessità di un artista che ha lasciato un segno indelebile nella cultura italiana.

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