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giovedì 23 Ottobre 2025

Orsara di Puglia: Fucacoste, tra antiche anime e tradizioni.

Nel cuore del Subappennino Dauno, Orsara di Puglia si veste di un’atmosfera ancestrale ogni anno il 1° novembre, celebrando la solennità dei “Fucacoste e cocce priatorje”.
Questa festa, più che una semplice ricorrenza, è un complesso rituale che si intreccia con la memoria collettiva, la fede popolare e il ciclo inesorabile della vita e della morte.

Il paesaggio si trasforma in un caleidoscopio di luci tremolanti: decine di fuochi ardenti illuminano le vie del borgo, affiancati da centinaia di zucche intagliate, ognuna portatrice di una fiamma che danza nell’oscurità.

Questi elementi non sono mero decorato, ma simboli profondi che accolgono, si dice, le anime dei defunti, rimaste legate al mondo terreno in una notte di passaggio.
La tradizione narra che, in questa singolare notte, i morti possano ritornare a trovare le proprie case, confortati dal calore dei falò e dalla vicinanza dei loro cari.

L’accensione dei fuochi non è quindi un atto casuale, bensì un gesto di accoglienza e speranza, un invito alla comunione tra vivi e morti.
Il rito culmina con il consumo della “muscitaglia”, un dolce ancestrale a base di grano, melograno, noci e vincotto.
Questa preparazione culinaria non è semplicemente un alimento, ma un vero e proprio simbolo di rinascita e prosperità, un ponte che unisce il passato al futuro.
Il grano, in particolare, rappresenta la promessa di un nuovo ciclo, una speranza che germoglia anche dalla terra della memoria.
“Fucacoste e cocce priatorje” non è una festa nata di recente, ma un’eco lontana di credenze profondamente radicate nella religiosità popolare e contadina.

In un’epoca in cui il ritmo inesorabile della modernità rischia di cancellare le tradizioni, questa ricorrenza si configura come un baluardo contro l’oblio, una testimonianza della saggezza ancestrale che legava gli uomini alla terra e al cielo.
Il rituale si colloca nel contesto di una più ampia visione del mondo, in cui la morte non è una fine, ma una transizione, un passaggio verso un’altra dimensione dell’essere.
L’edizione annuale è arricchita da un programma diversificato che include convegni, spettacoli e visite guidate, creando un vero e proprio percorso culturale alla scoperta delle origini e del significato profondo della festa.

Fin dalle settimane precedenti al 1° novembre, il borgo si anima con l’accensione graduale dei fuochi, creando un’atmosfera di attesa e coinvolgimento.

Anche il 2 novembre, il borgo ospiterà eventi dedicati alla riscoperta della sua millenaria storia, con figuranti in costumi d’epoca che daranno vita a scene evocative del passato.
L’obiettivo è quello di offrire una profonda immersione nella cultura e nelle tradizioni di Orsara di Puglia, rendendo la festa un’esperienza indimenticabile per visitatori e residenti.

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