01 novembre 2024 – 10:01
Nel penitenziario di Brissogne, un detenuto ha compiuto un gesto estremo arrampicandosi su un muro e rimanendo lì per più di cinque ore, rifiutandosi categoricamente di scendere. L’episodio si è verificato nel pomeriggio del mercoledì 30. Le motivazioni alla base di tale protesta sono state chiarite dall’Osapp, il sindacato della polizia penitenziaria: il detenuto chiedeva con forza di essere trasferito in un altro istituto, oppure in subordine voleva parlare con il magistrato di sorveglianza. Si tratta di un individuo che ha già fatto parlare di sé per la sua propensione alla violenza in altri istituti della zona. Dopo una lunga e complessa trattativa intrapresa con il personale penitenziario presente sul posto, l’uomo ha finalmente deciso di desistere e scendere dal muro intorno alle 20. La situazione critica della casa circondariale di Aosta viene ulteriormente evidenziata dall’Osapp, che sottolinea come la presenza massiccia di detenuti violenti e pericolosi stia rendendo sempre più difficile la gestione dell’istituto. Il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, manifesta profonda preoccupazione per le gravi carenze di personale presenti nella struttura carceraria. È preoccupante notare che da oltre otto anni la casa circondariale di Aosta non abbia un comandante titolare del reparto, nonostante vi siano ben 234 dirigenti e 127 primi dirigenti della polizia penitenziaria a disposizione. Pertanto, si richiede al ministro Nordio di indagare sulle cause che impediscono la nomina di un comandante titolare a capo della struttura da parte del direttore del personale del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria centrale.