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giovedì 23 Ottobre 2025

Coturnix 3: Sconfitta la Caccia al Bracconaggio in Sicilia

Nel cuore del paesaggio siciliano, un mosaico di uliveti, campi di grano e macchia mediterranea, si è conclusa un’operazione di contrasto al bracconaggio particolarmente complessa, denominata “Coturnix 3”, condotta dal Corpo Forestale della Regione Siciliana.
L’intervento, concentrato in un’area strategica compresa tra Noto, Rosolini, Pachino e Portopalo di Capo Passero, testimonia l’impegno continuo delle istituzioni nella tutela del patrimonio naturale e nella difesa della biodiversità locale.

L’operazione non è stata un’improvvisazione, bensì il culmine di un’attenta e prolungata attività di intelligence.

Gli agenti, immersi nell’oscurità delle notti siciliane, hanno trascorso giorni in appostamento, analizzando comportamenti, decifrando segnali, accumulando informazioni cruciali per individuare i responsabili di attività illecite.

Il sequestro di sofisticati apparecchi per richiami acustici, strumenti sempre più evoluti e difficili da rintracciare, sottolinea la crescente professionalizzazione del bracconaggio.

Questi dispositivi, dotati di sistemi timer programmati, imitano il canto della quaglia, attirando i volatili in aree specifiche, rendendo l’attività di contrasto particolarmente ardua.

L’Assessore Regionale al Territorio, Giusi Savarino, ha sottolineato come il controllo della caccia e la salvaguardia ambientale rappresentino pilastri fondamentali dell’azione dell’Assessorato, essenziali per preservare la ricchezza biologica siciliana.

La quaglia, in particolare, è un indicatore cruciale della salute degli ecosistemi rurali; la sua sopravvivenza è intrinsecamente legata alla corretta gestione del territorio e al rispetto delle normative che ne regolano la caccia.
Le disposizioni che disciplinano la caccia alla quaglia sono rigorose, mirate a garantire un prelievo sostenibile, compatibile con la riproduzione della specie e con la conservazione del suo habitat.
Tuttavia, il fenomeno del bracconaggio persiste, alimentato da dinamiche socio-economiche complesse e spesso intrecciato con attività illegali di altro tipo.
L’evoluzione tecnologica degli strumenti utilizzati dai bracconieri – dispositivi sempre più miniaturizzati, con capacità di programmazione avanzata e difficile individuazione – rappresenta una sfida costante per le forze dell’ordine e richiede un continuo aggiornamento delle tecniche di contrasto.

L’appello alla collaborazione dei cittadini è un elemento cruciale in questa lotta.

Segnalazioni tempestive e precise, anche anonime, possono fare la differenza, fornendo informazioni preziose per l’individuazione dei responsabili e per la prevenzione di nuovi episodi.

La tutela del patrimonio naturale è una responsabilità condivisa, un impegno che coinvolge istituzioni, forze dell’ordine e cittadini, uniti nella difesa della bellezza e della ricchezza della Sicilia.

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