L’Iran ha ribadito con fermezza la sua determinazione a rispondere in modo “brutale” agli attacchi israeliani della scorsa settimana, annunciando un imminente contrattacco che potrebbe partire dal territorio iracheno. Secondo fonti iraniane, l’ayatollah Ali Khamenei ha ordinato al Consiglio per la sicurezza nazionale di prepararsi per un attacco contro Israele in risposta alle azioni avversarie subite. La decisione di reagire è stata presa dopo un’attenta analisi dei danni provocati dagli attacchi israeliani alle infrastrutture missilistiche e energetiche dell’Iran, dimostrando che l’escalation bellica non resterà senza conseguenze. Mohammad Mohammadi Golpayegani, capo dell’ufficio di Khamenei, ha avvertito che Israele “pagherà il prezzo” delle proprie azioni.Nel frattempo, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ribadito la determinazione del suo paese a impedire all’Iran di sviluppare armi nucleari, sottolineando la libertà d’azione di Israele nel territorio iraniano. Mentre si spera in una tregua in Libano, Hamas ha respinto l’ipotesi di una pausa temporanea nei combattimenti a Gaza, puntando invece a una soluzione definitiva per porre fine alla guerra.Gli sforzi diplomatici sono in corso anche sul fronte nord, con negoziati tra gli Stati Uniti e Hezbollah per raggiungere un accordo che garantisca la sicurezza di Israele. Il piano prevede il ritiro delle forze Hezbollah dal Libano meridionale e il controllo della regione da parte dell’esercito libanese e delle forze dell’Onu, mentre Israele cerca garanzie sulla propria libertà d’azione in caso di minacce future.Nel frattempo, i raid continui hanno causato vittime sia in Libano che in Siria, con decine di morti e danni alle infrastrutture civili. La situazione rimane tesa e instabile, con entrambe le parti pronte a difendere i propri interessi con ogni mezzo necessario.
Imminente contrattacco iraniano contro Israele: tensione in Medio Oriente
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