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giovedì 23 Ottobre 2025

Marche, eccellenza sanitaria: punteggio record nell’emergenza-urgenza

Le Marche consolidano la loro posizione di eccellenza nel sistema sanitario nazionale, distinguendosi per l’efficienza e la capacità di risposta alle emergenze tempo-dipendenti – quelle condizioni cliniche, come ictus, infarto acuto, traumi gravi e situazioni di urgenza in pronto soccorso, che richiedono un intervento medico immediato e tempestivo.
La quarta indagine nazionale di Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, svela dati significativi relativi al 2023, confermando un modello organizzativo e operativo di alto livello.

La Regione Marche ottiene un indice di governance complessivo pari a 0,96, un risultato che la posiziona al quinto posto a livello nazionale in termini di pianificazione strategica e strutturale del sistema sanitario.
Questo punteggio riflette un impegno costante nel definire priorità, allocare risorse in modo efficace e promuovere una cultura della qualità e del miglioramento continuo.
La performance è paragonabile a regioni considerate benchmark a livello nazionale, come Campania, Liguria, Toscana, Veneto ed Emilia-Romagna, a testimonianza della crescente maturità del sistema sanitario marchigiano.
Il vertice della performance regionale è rappresentato dalla gestione della rete emergenza-urgenza, dove le Marche raggiungono il punteggio massimo disponibile e si attestano tra le prime tre regioni italiane.

Questo risultato riflette un’organizzazione capillare e coordinata, che coinvolge ospedali, servizi di emergenza extra-ospedaliera (118) e strutture territoriali.
L’efficacia si manifesta nella gestione fluida dei flussi di pazienti in pronto soccorso, evitando accumuli e riducendo i tempi di attesa, cruciali in situazioni di emergenza.
L’ampio utilizzo di aree di osservazione breve intensiva e unità semi-intensive – figure chiave per la stabilizzazione e la valutazione iniziale dei pazienti – contribuisce significativamente a ottimizzare la presa in carico e a ridurre il rischio di peggioramento clinico.

La rete cardiologica per l’emergenza acuta mostra progressi tangibili, conquistando il secondo posto a livello nazionale.
Questo risultato è legato a una maggiore tempestività negli interventi per infarto miocardico acuto, grazie a protocolli ben definiti e a percorsi diagnostico-terapeutici rapidi.

Un elemento cruciale è il rafforzamento dell’integrazione tra ospedali e territorio, che permette di anticipare l’intervento e di garantire una continuità assistenziale ottimale.

L’introduzione e l’ottimizzazione di procedure di angioplastica intra-ospedaliera, ad esempio, hanno contribuito a migliorare sensibilmente gli outcome clinici.
Per quanto riguarda la gestione dell’ictus ischemico, la regione mantiene un allineamento con la media nazionale, ma con segnali di miglioramento.

Si registra un aumento dei trattamenti di trombolisi (scioglimento del coagulo) e trombectomia (rimozione meccanica del coagulo), interventi salvavita che richiedono competenze specifiche e una rapida attivazione.
La disponibilità di sei Stroke Unit di primo livello, specializzate nella gestione acuta dell’ictus, e di una di secondo livello, in grado di offrire terapie più complesse, con un totale di 32 posti letto dedicati, garantisce una risposta adeguata alla domanda.

Si sta inoltre potenziando l’integrazione con i servizi territoriali per favorire una diagnosi precoce e un intervento tempestivo.

L’introduzione di sistemi di telemedicina per la consulenza neurologica in tempo reale rappresenta un ulteriore passo avanti per migliorare la qualità dell’assistenza.

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