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giovedì 23 Ottobre 2025

Estetista abusiva: scoperto laboratorio clandestino e sequestrati prodotti pericolosi

In un contesto di crescente controllo sul rispetto delle normative in materia di servizi alla persona, i militari del Gruppo di Ariano Irpino, delegati dalla Procura della Repubblica di Benevento, hanno interrotto un’attività illecita sviluppatasi all’interno di un garage adibito a studio estetico privato.

La scoperta, avvenuta in un complesso di edilizia residenziale, ha portato alla luce una situazione caratterizzata da gravi irregolarità sia di natura fiscale che igienico-sanitaria, sollevando interrogativi sulla sicurezza e la legalità nell’offerta di servizi alla persona.

L’intervento delle Fiamme Gialle ha permesso di identificare i clienti presenti al momento del controllo e di acquisire una corposa documentazione extracontabile, elemento cruciale per ricostruire l’entità dei ricavi non dichiarati alle autorità fiscali.
L’attività svolta, evidentemente gestita in forma di impresa occulta, eludeva completamente gli obblighi tributari, causando un danno erariale non ancora quantificato con precisione, ma presumibilmente consistente.
La situazione del locale, configurata come un vero e proprio laboratorio estetico clandestino, presentava condizioni precarie sotto il profilo igienico-sanitario.

L’assenza di autorizzazioni e certificazioni, unitamente alla mancanza di requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa vigente, esponeva i clienti a rischi potenziali per la salute.
Il sequestro di quasi cinquemila strumenti di lavoro non sterilizzati – tra cui smalti, lime, frech pad e, soprattutto, sostanze chimiche pericolose – ha ulteriormente aggravato la gravità della situazione.

La presenza di composti classificati come cancerogeni e tossici, la cui commercializzazione e utilizzo sono soggetti a stringenti restrizioni, persino vietati in molti paesi dell’Unione Europea, rappresenta una seria violazione della normativa sulla tutela della salute pubblica e dell’ambiente.
L’inottemperanza alle disposizioni legislative ha comportato per la responsabile l’avvio di procedimenti penali per esercizio abusivo di professione e la confisca del locale, temporaneamente inagibile.

Le sanzioni amministrative previste per le violazioni accertate si attestano in un range elevato, potenzialmente superiore ai ventiseimila euro, riflettendo la gravità delle infrazioni commesse e la necessità di garantire la tutela dei consumatori e il rispetto delle norme in materia di sicurezza e igiene.
Questo caso sottolinea l’importanza di una vigilanza costante e di un controllo efficace per contrastare l’illegalità e tutelare la salute pubblica, rafforzando al contempo la legalità nel settore dei servizi alla persona.

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