Perugia: Appalti Sociali, Salario Minimo a 9 Euro e Inclusione

La recente delibera della Giunta comunale di Perugia segna un punto di svolta nell’approccio alla gestione degli appalti pubblici, trascendendo la mera ottica economica per abbracciare una visione più ampia di giustizia sociale e sviluppo sostenibile.

L’atto, formalizzato in seguito a un’iniziativa consiliare approvata nell’autunno 2024, introduce una soglia retributiva oraria minima di 9 euro lordi per tutti i lavoratori impiegati in appalti e subappalti comunali, rappresentando un impegno concreto verso condizioni di lavoro dignitose e tutelate.
Questa decisione, tuttavia, non si limita a una semplice imposizione di un salario minimo.
Essa si inserisce in un quadro più ampio di politiche volte a promuovere una cultura del lavoro etica e responsabile.

La delibera, infatti, impone l’inserimento di clausole sociali che affrontano temi cruciali per la costruzione di un mercato del lavoro inclusivo e resiliente.

Queste clausole mirano a garantire la stabilità occupazionale, contrastando la precarizzazione diffusa e incentivando la formazione continua.

La parità di genere, elemento imprescindibile di una società equa, viene esplicitamente promossa, incentivando l’assunzione di lavoratrici e la parità di retribuzione per mansioni equivalenti.
Parallelamente, si dedica particolare attenzione all’inclusione lavorativa di persone con disabilità o in condizioni di svantaggio, riconoscendo il valore del loro contributo e abbattendo barriere sociali ed economiche.

La scelta di fissare una soglia retributiva, pur nel rispetto dei contratti collettivi nazionali, si pone come un segnale forte contro il fenomeno del “lavoro povero”, una forma di sfruttamento che mina la dignità umana e compromette la coesione sociale.
La Giunta comunale riconosce che la competizione economica non può giustificare la svalutazione del lavoro e che un’amministrazione moderna ha il dovere di tutelare i propri cittadini, garantendo loro condizioni di impiego giuste e sostenibili.
L’iniziativa va oltre il mero obbligo di legge, interpretando lo spirito della Costituzione italiana che riconosce il lavoro come diritto fondamentale della persona.

La delibera è pensata per incentivare non solo la tutela dei lavoratori, ma anche la qualità delle imprese che operano a fianco del Comune.
Si tratta di un modello di pubblica amministrazione proattiva, capace di orientare il mercato verso pratiche commerciali responsabili e sostenibili.
Per garantire un’applicazione efficace delle nuove disposizioni, verranno istituiti tavoli di confronto periodici con sindacati e associazioni datoriali, creando uno spazio di dialogo e collaborazione per affrontare le sfide emergenti e promuovere il miglioramento continuo delle condizioni di lavoro.

L’assenza di oneri finanziari diretti per il bilancio comunale dimostra che la tutela del lavoro e lo sviluppo economico possono coesistere e alimentarsi reciprocamente.
L’impegno del Comune di Perugia testimonia una visione lungimirante: quella di una città moderna, giusta e solidale, dove lo sviluppo economico è strettamente legato al benessere e alla dignità di ogni lavoratore.

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