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venerdì 24 Ottobre 2025

In Toscana 14mila morti cardiovascolari l’anno, torna CardioLucca e apre ai cittadini

(Adnkronos) – L'Istituto superiore di sanità riconosce nelle malattie cardiovascolari la prima causa di morte in Italia. In Toscana la stima è di circa 14mila morti cardiovascolari ogni anno, in particolare per infarto miocardico e ictus cerebrale, con un costo per il sistema sanitario regionale di oltre 3 miliardi di euro, pari a circa un terzo del costo complessivo. E nei prossimi 10 anni circa il 10% della popolazione regionale soffrirà per un evento cardiovascolare (infarto o ictus). Sono alcuni dei dati diffusi in vista della 19esima edizione di CardioLucca 2025, in programma dal 13 al 15 novembre nell'auditorium di San Francesco a Lucca. Un viaggio nel mondo della scienza del cuore, che quest'anno apre alla cittadinanza.  Il meeting creato da Francesco Bovenzi, direttore della Cardiologia di Lucca e presidente dell'evento, riunirà in un'intensa 3 giorni di lavori centinaia di iscritti da tutta Italia e un'autorevole faculty di 80 componenti – riferiscono gli organizzatori – confermandosi leader nell'innovazione e nello sviluppo della scienza e dell'assistenza cardiovascolare. E in risposta alle numerose manifestazioni d'interesse pervenute da tanti per assistere ai lavori, le porte dell'auditorium di CardioLucca 2025 si apriranno ai cittadini: grazie all'iniziativa 'A tu per tu con il cardiologo', potranno partecipare gratuitamente a presentazioni e dibattiti. "Un'occasione unica per i cittadini che – sottolinea Bovenzi – da protagonisti potranno accrescere le proprie conoscenze sui segreti del cuore per migliorare la qualità della vita e accrescere la sopravvivenza, ben oltre le conoscenze frammentate catturate sul web tramite motori di ricerca e social media come 'dottor Google' o ChatGpt, con cui tanti sono abituati a confrontarsi per avere informazioni e approfondire le tematiche della salute del cuore, compresa l'affannosa ricerca di cure miracolose. Sono felicissimo di essere partecipe e protagonista della crescita culturale che oggi riviviamo in CardioLucca. Saremo onorati di poter spiegare 'a tu per tu' ai cittadini l'importanza della prevenzione e raccontare i miglioramenti che ci hanno permesso di modificare la storia naturale della loro vita".  Negli ultimi 20 anni la Cardiologia di Lucca è divenuta una grande realtà aziendale che i numeri certificano, evidenziano i promotori del convegno: ogni anno sono circa 50 le persone salvate nell'infarto e nello scompenso cardiaco; nell'Unità coronarica della Cardiologia del San Luca viene accolta 1 sindrome coronarica acuta ogni 15 ore e si registra una costante riduzione della mortalità per infarto, ora inferiore al 4%. "La nostra realtà non è solo quella di un reparto – precisa Bovenzi – ma la storia della vita di tanti cuori salvati con impegno dai cardiologi lucchesi. Sono numeri che portano in primo piano anche il nostro ruolo sociale. Le sfide però non mancano. E' noto che, se non trattato, l'infarto è gravato da un'elevata mortalità e purtroppo circa l'80% dei decessi è prevedibile per il carico associato di fattori di rischio non controllati". 
—cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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