06 novembre 2024 – 09:01
La procura di Aosta ha chiesto al gip di archiviare il fascicolo relativo all’incendio doloso della stalla dell’azienda agricola Le Bonheur di Fénis, avvenuto il 21 agosto 2022. Nonostante le approfondite indagini condotte, non è stato possibile identificare l’autore dell’atto criminoso. Il pubblico ministero Francesco Pizzato, responsabile del caso, ha concluso le indagini nei confronti di una donna valdostana di 39 anni, la quale era stata indagata per aver fornito false informazioni durante l’inchiesta secondaria. Un video ha mostrato la presenza della sua auto nei pressi del maneggio poco prima delle 20:37, momento in cui si è sviluppato l’incendio secondo quanto riferito dai vigili del fuoco.La donna aveva dichiarato di essere stata una delle ultime persone a lasciare l’area quella sera e di averlo fatto insieme a un’altra donna poco dopo le 20. Tuttavia, mentre entrambe avevano abbandonato il luogo su due veicoli diversi, l’indagata era rimasta a Fénis, sostando vicino alla scuola elementare e poi facendo ritorno verso l’azienda agricola che purtroppo non disponeva di sistemi di videosorveglianza. Non è stata in grado di fornire una spiegazione dettagliata delle sue attività nel frattempo, ma non sono emersi elementi che potessero collegarla all’incendio doloso.Nel luogo dell’accaduto erano stati trovati degli inneschi costituiti da scatolette contenenti pellet, presumibilmente all’origine delle fiamme che hanno distrutto la stalla. Fortunatamente al momento dell’incendio non erano presenti i proprietari dell’azienda agricola, la famiglia Milleret, nota per essere impegnata anche nel campo musicale e politico con il movimento Pays d’Aoste Souverain. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha impedito alle fiamme di propagarsi ulteriormente raggiungendo il vicino fienile. Nessuna persona né animale sono rimasti coinvolti nell’accaduto: una coppia residente nelle vicinanze era riuscita a mettersi in salvo in tempo e i cavalli erano stati prontamente messi al sicuro.