Il Teatro Duse di Bologna celebra il debutto dello spettacolo “Europeana.
Breve storia del XX secolo”, interpretato da Lino Guanciale, con un evento che trascende la semplice rappresentazione teatrale: l’introduzione di un nuovo, significativo sipario d’autore.
Realizzato tra il 2015 e il 2016 dal compianto artista Pino Pinelli (1938-2024), “Sipario R, 2015 – 101 Elementi.
I” arricchisce il patrimonio culturale del teatro e offre al pubblico un’esperienza estetica inattesa, rimanendo esposto fino al 31 maggio 2026.
Questo omaggio a Pinelli, figura chiave dell’arte contemporanea italiana, è parte di una collaborazione prestigiosa con il Teatro Cartiere Carrara di Firenze, che ha intrapreso un progetto innovativo volto a promuovere l’arte contemporanea attraverso l’esposizione di sipari d’artista.
Il nuovo arrivato si inserisce in una sequenza di sei opere già presentate al Duse dal 2017: opere di Carla Accardi, Aldo Mondino, Luigi Mainolfi, Nicola De Maria, Fabrizio Plessi e Lorenzo Puglisi, testimonianza di un impegno costante verso la valorizzazione dell’arte contemporanea.
Questa collezione, unica in Italia, è promossa con il sostegno dell’Associazione Amici della Contemporaneità, consolidando il ruolo del Teatro Cartiere Carrara come punto di riferimento per la cultura contemporanea.
“Sipario R, 2015 – 101 Elementi.
I” si distingue per la sua composizione iconica: un fondo di velluto bianco, solenne e neutro, che funge da tela per cento e uno elementi, cuciti con precisione e cura in raso rosso.
Questa scelta cromatica è cruciale, poiché la tonalità del rosso è stata accuratamente selezionata per replicare il celebre “rosso Pinelli”, un colore distintivo dell’opera dell’artista, evocativo di passione, energia e vitalità.
La critica d’arte Marco Tonelli ha descritto l’opera come una “partitura musicale aperta all’infinito”, un’analogia che sottolinea la sua natura dinamica e potenzialmente interpretativa.
Il sipario trascende la semplice decorazione, diventando una riflessione sul concetto di spazio, una composizione che invita alla contemplazione e all’immaginazione, in cui l’artista integra la pittura con elementi concettuali che ampliano i confini della rappresentazione.
La disposizione degli elementi, apparentemente casuale, rivela una profonda ricerca di equilibrio e armonia, invitando lo spettatore a decodificare il messaggio celato dietro l’apparente disordine.
L’opera si presenta quindi non come un oggetto statico, ma come un campo di possibilità, un invito a creare connessioni e a scoprire nuovi significati.








