L’Università di Udine ha aperto le proprie porte a due giovani studenti provenienti da Gaza, incarnando un gesto di solidarietà e impegno accademico di fronte a una situazione umanitaria complessa.
L’iniziativa, resa possibile grazie al progetto “Italian universities for Palestinian students”, promosso dalla Conferenza dei Rettori italiani in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca, testimonia una risposta concreta alla necessità di offrire opportunità educative a studenti palestinesi, particolarmente colpiti dalle recenti e tragiche vicende.
L’accoglienza è iniziata a Milano, dove i due studenti sono atterrati nella serata di giovedì, accolti dal delegato all’Internazionalizzazione, Enrico Salvati, per poi proseguire verso Udine, dove sono stati ricevuti dal rettore Angelo Montanari.
Il percorso formativo scelto dai due studenti riflette l’importanza strategica delle competenze digitali nel mondo contemporaneo: uno si iscriverà al corso di laurea triennale in Informatica, l’altro al corso di laurea magistrale in Intelligenza Artificiale e Cybersecurity, ambiti cruciali per l’innovazione tecnologica e la sicurezza nazionale.
L’impegno dell’Università di Udine va ben oltre la semplice erogazione della borsa di studio.
L’ateneo si è attivata per garantire un’accoglienza completa e inclusiva, mirata a favorire l’integrazione dei due studenti nella comunità universitaria.
Questo supporto si concretizza nell’assistenza materiale necessaria per l’alloggio, il sostentamento e l’orientamento iniziale, oltre che nell’assistenza burocratica per l’ottenimento dei documenti di soggiorno.
La decisione di offrire un’accoglienza così articolata dimostra una visione che trascende la dimensione puramente accademica, abbracciando la responsabilità sociale dell’istituzione universitaria nel contesto di una crisi umanitaria.
Il rettore Montanari ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un segnale tangibile di speranza e un atto di umanità, auspicando una rapida risoluzione del conflitto che affligge la regione.
Ha inoltre espresso gratitudine al Senato Accademico, al Consiglio di Amministrazione e al Consiglio degli Studenti, che hanno condiviso e sostenuto attivamente questa iniziativa, rispondendo alla richiesta di intervenire in favore dei giovani palestinesi.
L’impegno profuso dai colleghi universitari, che hanno reso possibile l’arrivo e il futuro percorso di questi studenti, è stato riconosciuto come fondamentale.
Si tratta di un investimento nel futuro, che mira a promuovere la comprensione reciproca, la collaborazione internazionale e la costruzione di un mondo più giusto e pacifico, attraverso l’istruzione e l’opportunità.
L’Università di Udine si pone, così, come un faro di speranza e un esempio di come l’istruzione possa essere un potente strumento di riscatto e di cambiamento sociale.








