16 novembre 2024 – 11:45
Nel cuore di una calda giornata estiva, un’importante dimostrazione si è svolta sul suggestivo Ponte Preti, un’iconica struttura che da oltre un secolo collega la zona di Ivrea con il Canavese occidentale. Questo antico ponte, rimasto in attesa per decenni della realizzazione di una nuova infrastruttura, ora rischia di vedere svanire i finanziamenti stanziati nel 2019 tramite il decreto ponti. Un recente provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha imposto che entro il 31 dicembre 2024 tutti i lavori relativi debbano essere appaltati, altrimenti si perderanno i fondi assegnati.La Città metropolitana di Torino, responsabile della progettazione della variante necessaria, teme di non riuscire a rispettare la scadenza imposta dal decreto ministeriale. Pertanto, i sindaci della zona insieme a diversi consiglieri regionali hanno espresso la necessità di ottenere una proroga per poter completare l’iter progettuale. Il nuovo ponte rappresenta un’opera attesa da tempo dalla comunità locale e assume un ruolo imprescindibile per lo sviluppo e la sicurezza del territorio.Durante la manifestazione sul Ponte Preti, alla quale hanno preso parte numerosi amministratori locali di diverse fazioni politiche, è emersa l’importanza cruciale di garantire ulteriormente il sostegno finanziario per questo progetto fondamentale. I sindaci auspicano una proroga di almeno un anno per consentire alla Città metropolitana di portare a termine le fasi progettuali in corso.L’impegno dei politici presenti sulla scena locale è tangibile: dal consigliere regionale Pd Alberto Avetta che denuncia il rischio concreto della perdita dei finanziamenti, all’iniziativa dell’esponente Lista Cirio Sergio Bartoli che chiede un coinvolgimento più incisivo da parte delle istituzioni regionali. La speranza è che la Regione possa intercedere presso il Governo nazionale affinché venga valutata l’urgenza degli interventi richiesti dai sindaci locali.In questo contesto complesso e articolato, emerge anche l’intervento del parlamentare Alessandro Giglio Vigna della Lega, che si offre come mediatore tra la Città metropolitana e il Ministero competente per chiarire le ragioni dei ritardi nell’avanzamento del progetto. È evidente che solo attraverso un dialogo costruttivo e una collaborazione sinergica sarà possibile superare gli ostacoli attuali e garantire finalmente la realizzazione del tanto atteso nuovo ponte nella regione del Canavese occidentale.