L’Ecuador si trova in una delicata situazione di emergenza, con vasti incendi che minacciano il territorio e una grave carenza d’acqua che sta mettendo a dura prova la popolazione. Il governo ha parlato di “atti terroristici” come causa delle calamità che stanno colpendo il Paese, mentre a Quito le rivolte di piazza si moltiplicano, testimoniando la tensione diffusa.La Segreteria Nazionale per la Gestione del Rischio ha reso noto che ben 17 incendi boschivi sono attivi in Ecuador, con solo cinque sotto controllo grazie anche all’intervento di elicotteri inviati da Perù e Italia. Le province meridionali di Loja e Azuay versano invece in una situazione critica, con quasi 10 mila ettari di bosco già andati in fumo dall’inizio di novembre.La Ministra dell’Ambiente e responsabile dell’Energia, Inés Manzano, ha presieduto il Comitato per le operazioni di emergenza confermando la Dichiarazione di emergenza nazionale. Ha denunciato “azioni deliberate da parte di gruppi con interessi destabilizzanti” che cercano di generare ansia nelle comunità ecuadoriane.Il governo ha definito gli ultimi attacchi incendiari come “atti terroristici”, considerandoli un grave attacco alla sicurezza delle persone e dell’ambiente. Tre individui sono stati denunciati per questi reati e le forze dell’ordine stanno attivamente cercandoli per consegnarli alla giustizia penale.A complicare ulteriormente la situazione c’è una siccità intensa che sta riducendo drasticamente le risorse idriche disponibili per la produzione energetica e sta portando al razionamento dell’acqua potabile in diverse città. Questa condizione ha scatenato proteste accese con scontri e barricate nelle strade, evidenziando il disagio della popolazione alle prese con queste sfide ambientali ed economiche.
Emergenza incendi e carenza d’acqua: tensione e proteste in Ecuador
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