L’escalation della violenza nella regione nord-occidentale della Siria ha portato a un tragico bilancio di quasi 240 persone uccise in soli due giorni di offensiva militare condotta dalle forze filo-turche contro il bastione governativo, russo e iraniano ad Aleppo. Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, la maggior parte delle vittime sono state uomini armati appartenenti alle varie fazioni in lotta, mentre tra i civili deceduti si contano anche donne e bambini, che hanno pagato il prezzo più alto di questa brutale violenza.Nel frattempo, l’aviazione militare russa è tornata all’azione nel cielo siriano bombardando le forze locali e straniere sostenute dalla Turchia che hanno lanciato un’offensiva improvvisa contro Aleppo e i suoi dintorni. I jet russi hanno preso di mira Khan al Asal, una località alla periferia occidentale di Aleppo che rappresenta il punto più avanzato dell’offensiva orchestrata dalle forze alleate di Ankara.Le residenze universitarie ad Aleppo sono state teatro di un attacco questa mattina da parte dell’artiglieria delle fazioni armate locali sostenitrici della Turchia, nell’ambito della loro offensiva contro le forze governative siriane, russe e iraniane presenti nella martoriata metropoli siriana. L’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria ha documentato questo ennesimo episodio di violenza, mentre l’agenzia governativa Sana ha confermato la morte di almeno 4 civili nell’attacco.La situazione nella regione continua a deteriorarsi drammaticamente, con la popolazione civile costretta a subire le conseguenze devastanti di uno scontro senza quartiere tra potenze straniere e fazioni locali. Mentre il mondo osserva impotente questa escalation di violenza, è urgente trovare una soluzione diplomatica per porre fine a questa spirale di morte e distruzione che sta insanguinando la Siria da troppo tempo.
Escalata violenza Siria nord-occidentale: 240 morti in due giorni. Jet russi attaccano Aleppo. Civili vittime innocenti.
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