Nel cuore di Ostia, una complessa operazione antidroga condotta dai Carabinieri ha smantellato un’organizzazione criminale radicata in un contesto di edilizia popolare, svelando una rete di attività illecite sofisticate e ben strutturate.
L’intervento, frutto di un’indagine protrattasi nel tempo, ha portato all’arresto di tre individui, all’emissione di un ordine di carcerazione precedentemente disposto e alla denuncia di ulteriori cinque persone, con il sequestro di ingenti somme di denaro, stupefacenti e attrezzature utilizzate per il controllo e l’occultamento delle attività illegali.
L’epicentro dell’operazione si è concentrato su un appartamento in via Marino Fasan, individuato come fulcro dello spaccio.
L’appartamento non era un semplice punto di transito, ma il centro nevralgico di un’attività organizzata, supportata da una logistica attentamente pianificata.
I Carabinieri, con il supporto dei militari dell’A.
P.
I.
(Attività di Polizia Investigativa), della Compagnia Aeroporti di Roma e con l’ausilio di unità cinofile specializzate, hanno messo in luce una struttura complessa.
Gli indagati, tutti con precedenti penali, sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
L’organizzazione non si limitava alla vendita di cocaina, ma sembrava aver sviluppato una vera e propria “catena di montaggio” dello spaccio, con ruoli specifici per ciascun membro.
Oltre alla sostanza stupefacente, i militari hanno sequestrato materiale da confezionamento, essenziale per la preparazione delle dosi destinate al mercato locale.
L’ammontare di denaro contante rinvenuto, superiore ai 46.000 euro, suggerisce un giro d’affari considerevole e la capacità dell’organizzazione di reinvestire i proventi in ulteriori attività illecite.
Particolarmente rilevante è la scoperta di un sistema di videosorveglianza abusivo, costituito da dodici telecamere strategicamente posizionate sia all’interno dell’appartamento che nel condominio.
Questo sofisticato sistema, evidentemente utilizzato per monitorare l’arrivo delle forze dell’ordine e prevenire eventuali irruzione, testimonia il livello di preparazione e la spregiudicatezza del gruppo criminale.
L’operazione, oltre a colpire duramente un’organizzazione dedita al traffico di droga, ha portato alla luce un modello di criminalità organizzata che sfrutta le dinamiche sociali dei quartieri popolari per sviluppare attività illecite complesse e redditizie.
L’indagine è ancora in corso e mira a identificare ulteriori complici e a ricostruire completamente la rete di relazioni che sosteneva l’organizzazione smantellata.
La priorità delle forze dell’ordine rimane quella di tutelare la sicurezza della comunità e contrastare ogni forma di criminalità organizzata.







