cityfood
cityeventi
sabato 8 Novembre 2025

Intramuraria all’Orsola: aree di miglioramento emerse dalla Corte dei Conti

L’indagine conoscitiva condotta dalla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna sull’esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria all’interno dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola di Bologna ha messo in luce alcune aree di miglioramento, pur riconoscendo una generale conformità alla normativa vigente.

L’analisi ha evidenziato problematiche legate all’utilizzo dell’applicativo di prenotazione e rendicontazione, rivelando una gestione non ottimale che incide sulla trasparenza e sull’efficienza del servizio offerto ai pazienti.

Un punto critico è rappresentato dalla mancata attivazione, o insufficiente utilizzo, dell’Alpi (Attività Libero Professionale Intramuraria) come strumento di emergenza per mitigare l’impatto delle indisponibilità temporanee di prestazioni specialistiche.

L’Alpi, concepito come risorsa eccezionale per il governo delle liste di attesa, dovrebbe essere impiegato per alleggerire la pressione sui tempi di attesa quando si verificano eventi imprevisti che ne compromettono il regolare svolgimento.

La sua sottoutilizzazione, pertanto, contribuisce all’aumento delle liste d’attesa e alla frustrazione dei pazienti.
Inoltre, l’indagine ha rilevato una disparità nell’incidenza dell’attività libero professionale su diverse specialità mediche, sollevando interrogativi sulla distribuzione delle risorse e sulla potenziale influenza di fattori non prettamente clinici nelle scelte di indirizzo dei pazienti.

Due casi specifici di potenziale conflitto di interessi sono stati identificati, e l’azienda sanitaria ha prontamente segnalato l’accaduto alla Procura regionale della Corte dei Conti, dimostrando una volontà di trasparenza e responsabilità.
Un aspetto particolarmente rilevante riguarda l’utilizzo delle risorse destinate alla riduzione delle liste di attesa.

Nonostante un saldo attivo di 1.818.381 euro a fine 2023, la spesa effettiva per le attività di riduzione delle liste nel 2024 si è attestata a soli 813.596 euro.
Questo divario, unito al mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati per i tempi di attesa nei ricoveri, suggerisce una sottoutilizzo delle risorse disponibili e una potenziale inefficienza nell’implementazione delle strategie di riduzione delle liste.
La gestione finanziaria, quindi, richiede una revisione per garantire un utilizzo più efficace delle risorse e un impatto tangibile sulla riduzione dei tempi di attesa.

La Corte dei Conti ha quindi formulato disposizioni vincolanti, richiedendo all’azienda sanitaria di adeguarsi scrupolosamente alle indicazioni fornite e sollecitando l’Amministrazione Regionale a esercitare una vigilanza costante sull’osservanza delle misure correttive.
L’obiettivo primario è garantire la tutela dell’interesse pubblico, assicurando un accesso equo e tempestivo alle prestazioni sanitarie, e promuovere una gestione trasparente e responsabile delle risorse pubbliche nel settore sanitario.

La situazione richiede un approccio proattivo e una collaborazione sinergica tra l’azienda sanitaria, l’Amministrazione Regionale e gli organi di controllo, per superare le criticità emerse e migliorare la qualità del servizio offerto alla collettività.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap