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venerdì 14 Novembre 2025

Tragico epilogo a Piedicavallo: ritrovata senza vita Gianna Mino

La comunità biellese è addolorata per la tragica conclusione di un’operazione di ricerca durata due giorni, che si è risolta con il ritrovamento privo di vita di Gianna Mino, una sessantatreenne di Tollegno, scomparsa nella zona montana di Piedicavallo.
La scomparsa, avvenuta domenica sera durante una passeggiata con il figlio, ha scatenato un imponente sforzo di soccorso che ha mobilitato risorse umane e tecnologiche di diverse forze dell’ordine e organizzazioni di volontariato.
L’allarme, immediatamente lanciato dal figlio, ha innescato una complessa e coordinata risposta che ha visto l’impiego congiunto di Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Soccorso Alpino, il Nucleo SAPR (Sistema Aeromobile per la Protezione del Territorio) con droni, unità cinofile specializzate, Croce Rossa Italiana e Protezione Civile.
L’ampiezza dell’intervento testimonia la gravità della situazione e l’impegno profuso per ritrovare la donna.
L’utilizzo di droni, in particolare, ha permesso una scansione aerea del territorio anche in aree particolarmente impervie e difficilmente accessibili a squadre a piedi, amplificando le possibilità di individuazione.
Il ritrovamento del corpo, avvenuto in un’area impervia del Comune di Rassa, in provincia di Vercelli, pone fine a un’intensa ricerca, ma lascia un vuoto incolmabile per i familiari e gli amici della donna.
La conformazione del terreno, caratterizzata da ripidi pendii, fitta vegetazione e passaggi stretti, ha reso particolarmente difficoltose le operazioni di recupero della salma, che sono tuttora in corso.
L’intervento dell’elicottero “Drago” dei Vigili del Fuoco, dotato di verricellatori e personale specializzato, ha facilitato l’accesso alla zona e il trasporto del corpo in sicurezza.
L’evento solleva, al di là del profondo cordoglio, interrogativi sulla sicurezza escursionistica in montagna, sull’importanza di adeguati protocolli di comunicazione in caso di separazione durante le escursioni, e sull’utilizzo consapevole delle tecnologie per la prevenzione e la gestione delle emergenze.

La scomparsa di Gianna Mino rappresenta una perdita dolorosa per l’intera comunità e un monito a una maggiore prudenza e preparazione quando si affrontano i sentieri montani, un ambiente affascinante ma potenzialmente insidioso.

Il ricordo della donna sarà preservato come esempio di amore per la natura e di legame con il territorio.

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