Un recente studio condotto dalla rete di sorveglianza italiana Inf-Act ha rivelato che almeno 65 bambini hanno sviluppato una miocardite dall’inizio dell’anno, con la metà dei casi correlati all’infezione da Parvovirus B19, noto anche come l’agente responsabile della quinta malattia. Di questi bambini colpiti, otto hanno purtroppo perso la vita a causa delle complicazioni legate alla malattia. Questi dati sono stati pubblicati su Eurosurveillance, la rivista dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), mettendo in luce un preoccupante aumento delle infezioni da Parvovirus B19 non solo in Italia ma anche in diversi Paesi europei.Durante i mesi scorsi, soprattutto durante l’estate, si è registrato un incremento delle infezioni da Parvovirus B19 che ha coinciso con un aumento dei casi di miocardite, un’infiammazione del muscolo cardiaco, osservata in diversi ospedali italiani. La rete Inf-Act ha documentato ben 65 casi di miocardite tra gennaio e ottobre, con circa la metà di essi collegati al Parvovirus B19. È emerso che le miocarditi sono state più frequenti negli adolescenti (37%) e nei maschi (40%), evidenziando una particolare vulnerabilità di questi gruppi di età e genere.Attualmente sembra che il fenomeno stia lentamente diminuendo e le cause precise di questa ondata di miocarditi restano ancora oscure. Il professor Alfredo Guarino, docente di Pediatria all’Università Federico II, ha dichiarato: “Stiamo esaminando attentamente tutte le ipotesi per comprendere meglio questa situazione”. Nonostante il Parvovirus B19 sia generalmente considerato benigno nella maggior parte dei casi, i nuovi dati raccolti suggeriscono maggiore prudenza. I genitori sono invitati a prestare particolare attenzione nei casi di febbre persistente per più di 5-6 giorni e a segnalare tempestivamente al medico eventuali sintomi come dolore al petto.In conclusione, è fondamentale rimanere vigili e informati su queste problematiche emergenti per garantire una corretta gestione e prevenzione delle miocarditi associate al Parvovirus B19 nell’interesse della salute dei bambini e degli adolescenti.