Durante la discussione di una mozione di censura delle opposizioni nei confronti dell’assessore alla Sicurezza Romano La Russa, si è scatenato un vero e proprio caos nel Consiglio regionale della Lombardia. Dopo gli interventi delle minoranze, La Russa ha preso la parola per difendersi, ma le sue parole hanno acceso gli animi dei consiglieri presenti. Rivolgendosi alle opposizioni, l’assessore ha accusato i suoi detrattori di avere una “matrice violenta” che risale agli anni ’70, scatenando così una reazione immediata.Il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino ha reagito in modo deciso all’accusa di La Russa e si è avvicinato ai banchi della giunta per strappargli il microfono dalle mani. Ne è nata una colluttazione tra i due, con spintoni e urla che hanno coinvolto anche altri consiglieri presenti in aula. Gli addetti alla sicurezza sono intervenuti prontamente per separare i contendenti e evitare che la situazione sfuggisse ulteriormente al controllo.La tensione è salita alle stelle quando Majorino si è alzato dai banchi delle opposizioni per affrontare direttamente La Russa, provocando una serie di scontri fisici tra i presenti. L’atmosfera incandescente ha costretto il presidente del Consiglio regionale a sospendere la seduta, evitando così che la rissa potesse degenerare ulteriormente.Questa violenta disputa politica ha evidenziato le profonde divisioni presenti all’interno del Consiglio regionale della Lombardia e ha sollevato interrogativi sulla capacità delle istituzioni locali di gestire in modo pacifico e costruttivo le divergenze politiche. Sono necessari maggiore dialogo e rispetto reciproco per evitare episodi simili in futuro e garantire un clima più sereno e collaborativo all’interno dell’assemblea regionale.
Caos e tensione al Consiglio regionale: rissa tra La Russa e Majorino durante mozione di censura
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