Il principio di sussidiarietà, sancito dall’articolo 116 della Costituzione italiana, costituisce un cardine fondamentale per la distribuzione dei poteri tra Stato e Regioni. Tale disposizione impone che il trasferimento di funzioni debba essere circoscritto a specifiche competenze legislative e/o amministrative, supportate da una valida motivazione che ne giustifichi la necessità. La Consulta ha ribadito l’importanza di garantire un’istruttoria accurata e razionale in merito a tali trasferimenti, al fine di assicurare il rispetto dei principi di autonomia regionale e di adeguata collaborazione tra gli enti territoriali e lo Stato centrale.Nel contesto delle recenti controversie riguardanti la legge sull’Autonomia, la Corte Costituzionale ha dovuto pronunciarsi in seguito ai ricorsi presentati da quattro Regioni italiane. Le motivazioni della sentenza enfatizzano l’esigenza di una ponderata valutazione delle competenze da trasferire alle Regioni, affinché sia garantita un’efficace gestione delle stesse nel rispetto dei principi costituzionali. Si sottolinea quindi l’importanza di un dialogo costruttivo tra le istituzioni centrali e periferiche al fine di favorire lo sviluppo armonico del sistema normativo nazionale.La decisione della Consulta rappresenta un chiaro monito affinché ogni atto normativo rispetti i dettami costituzionali in materia di ripartizione delle competenze tra gli enti territoriali, valorizzando il principio democratico e il rispetto dell’autonomia regionale come pilastri imprescindibili dello Stato italiano. In questo modo si garantisce una corretta applicazione del principio di sussidiarietà, fondamentale per assicurare un equilibrio istituzionale stabile e coerente con i valori fondanti della Repubblica.
Principio di sussidiarietà e autonomia regionale: la Consulta ribadisce l’importanza della corretta ripartizione dei poteri tra Stato e Regioni
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