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sabato 15 Novembre 2025

Bologna: l’occupazione abitativa apre la strada al diritto alla casa

L’episodio di Bologna, con l’azione concreta di occupazione abitativa, si configura come un monito e un esempio di come il diritto all’abitazione possa essere rivendicato e tutelato attraverso la negoziazione, ma anche attraverso la pressione civile.
L’azione, orchestrata dal collettivo Plat in collaborazione con famiglie sfrattate, ha portato a un accordo con l’amministrazione comunale, evidenziando la necessità di risposte immediate a una crisi abitativa che affligge sempre più persone.

L’eurodeputata Ilaria Salis, presente all’incontro, ha sottolineato come i diritti, nella storia, siano stati sempre frutto di lotte e rivendicazioni, e come la vigilanza costante sia essenziale per preservarli.
L’azione di Bologna, lungi dall’essere un caso isolato, ha portato alla luce una realtà nazionale ed europea caratterizzata da una drammatica carenza di alloggi dignitosi e accessibili, acuita da politiche spesso orientate alla massimizzazione del profitto a scapito del diritto fondamentale all’abitazione.

L’accordo raggiunto, che prevede un’immediata assistenza alberghiera e l’avvio di soluzioni abitative di transizione entro le festività natalizie, rappresenta un primo passo cruciale.

Tuttavia, Salis ha espresso la necessità di un impegno molto più ampio e strutturale, rimarcando come i fondi stanziati a livello governativo e regionale siano, purtroppo, insufficienti per affrontare la portata complessiva del problema.
La questione abitativa, a livello europeo, è spesso soffocata da logiche di mercato che antepongono gli interessi economici alla dignità umana.
Per invertire questa tendenza, è imperativo promuovere una sinergia tra le istituzioni, coinvolgendo attivamente i livelli europeo, nazionale, regionale e locale.
Si tratta di costruire un sistema in cui il diritto ad un alloggio sicuro e accessibile non sia un privilegio, ma un riconoscimento del valore intrinseco di ogni individuo.

L’azione di Bologna ha dimostrato che la pressione collettiva, unita alla volontà di dialogo, può aprire la strada a soluzioni concrete, ma il cammino verso un diritto all’abitazione garantito richiede un impegno continuo e una visione politica lungimirante, orientata a favorire il benessere sociale e la giustizia abitativa per tutti.

È necessario promuovere politiche abitative innovative, che incentivino la costruzione di alloggi sociali, regolino il mercato immobiliare e proteggano i soggetti più vulnerabili.
La collaborazione tra attori diversi – istituzioni, associazioni, imprese – è fondamentale per costruire un futuro abitativo più giusto ed equo.

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