Giovane dottoressa italiana combatte malattie misteriose in Congo con Amka

Nel vasto territorio del Congo, precisamente a Lubumbashi, la seconda città più grande situata nel Katanga, una regione distante dai centri di emergenza, si trova Teodora Chiocci. Questa giovane dottoressa si è trasferita da soli tre mesi in Congo per collaborare con Amka, un’organizzazione di volontariato attiva da 25 anni a fianco degli individui che vivono in condizioni estreme di povertà nel Sud del mondo. Il suo impegno si concentra su due centri di primo soccorso e nei villaggi dove affianca il personale medico locale. Le sue mansioni riguardano le malattie infettive, la salute dei bambini e delle madri durante il parto, nonché la lotta contro la malnutrizione.In questa terra martoriata da emergenze sanitarie ricorrenti come il colera, l’ebola e il vaiolo delle scimmie (monkeypox), Teodora si è trovata ad affrontare una nuova sfida legata a una malattia misteriosa e sconosciuta. L’assenza di un sistema nazionale di comunicazione ufficiale e la mancanza di accesso ai test diagnostici complicano ulteriormente la situazione. Nei villaggi in cui opera, privi persino di telefoni, la diffusione delle informazioni avviene tramite canali non convenzionali.La dottoressa ha appreso dell’emergenza sanitaria in corso nella provincia di Kwango grazie a un messaggio d’allerta dell’ambasciata italiana in Congo. Questo comunicato metteva in guardia i connazionali presenti nella zona o nelle vicinanze invitandoli ad adottare le massime precauzioni e a evitare viaggi verso le aree colpite. La provincia di Panzi è stata identificata come epicentro della malattia dal focolaio ancora ignoto.In questo contesto intricato e privo di risorse adeguate, Teodora Chiocci si trova al fronte della lotta per proteggere la salute della popolazione locale attraverso il suo impegno instancabile e altruista insieme all’organizzazione Amka.