10 dicembre 2024 – 12:12
Il comitato di monitoraggio del programma Interreg Italia-Svizzera ha deliberato un incremento delle risorse disponibili per i progetti già in fase di valutazione. Questa determinazione comporta il finanziamento di due nuove iniziative con impatti significativi sul territorio valdostano, aggiungendosi ai quattro progetti precedentemente approvati dal Comitato direttivo dello stesso programma nei giorni scorsi, portando così a circa 4 milioni di euro le risorse destinate alla Valle d’Aosta all’inizio del periodo di programmazione. La riunione del comitato si è tenuta ieri a Briga, in Vallese (Svizzera), e ha visto la partecipazione dell’assessore agli Affari europei, Luciano Caveri.I due nuovi progetti finanziati sono Api-Alpes, focalizzato sulla gestione dell’apicoltura con particolare attenzione alla biodiversità, e Destination Barry, incentrato sul turismo cinofilo. Durante l’incontro è stata anche presa la decisione di rivedere i criteri per la presentazione futura dei progetti: si è stabilito di ridurre i massimali richiedibili per il finanziamento al fine di favorire l’approvazione di un maggior numero di proposte e si è fissata tra il 10 marzo e il 10 giugno 2025 la finestra temporale per la presentazione delle nuove proposte.Nel 2026 verranno introdotte due nuove tipologie progettuali nell’ambito del programma: i progetti a dimensione ridotta con un finanziamento fino a 200.000 euro più 50.000 franchi e i progetti “people to people” mirati a promuovere una maggiore interazione tra gli attori dei territori transfrontalieri.Durante l’incontro è stato anche affrontato il tema del futuro della politica di coesione europea, con la Commissione che sta valutando la possibilità di centralizzare la gestione dei programmi di finanziamento a livello degli Stati membri, a discapito delle regioni che finora hanno avuto responsabilità in tal senso. L’assessore Caveri ha espresso preoccupazioni riguardo a questa ipotesi definendola come un grave passo indietro rispetto al sistema attuale voluto da Jacques Delors molti anni fa. Tuttavia, ha rassicurato i colleghi del Comitato di Sorveglianza sottolineando che c’è una crescente opposizione da parte delle Regioni europee – dalla Spagna alla Germania passando per l’Italia – che chiedono con forza alla Commissione di riconsiderare la proposta avanzata.