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venerdì 7 Novembre 2025

Pavia, aggressione a Pavia: medico malmenato da baby gang

Un episodio di violenza inaudita ha scosso la tranquillità del centro storico di Pavia, mettendo in luce una spirale di degrado giovanile e una preoccupante escalation di comportamenti antisociali.
Un medico, sessantacinquenne e stimato membro della comunità, è stato vittima di un’aggressione da parte di un gruppo di giovani, una “baby gang” che, apparentemente, agiva senza un apparente motivo.

L’accaduto, avvenuto nelle immediate vicinanze di piazza Duomo, si è sviluppato come un’interruzione violenta della routine quotidiana del professionista.

Mentre il medico tentava di rientrare in auto, il gruppo di giovani ha intenzionalmente ostruito il suo passaggio, preludio di un confronto che si è rapidamente degenerato.
La richiesta, inizialmente pacata, di sgombrare la strada si è trasformata in un insulto verbale, segnale di una mancanza di rispetto e di una sfida aperta alle autorità.

Il tentativo del medico di risolvere la situazione in maniera civile, esprimendo la propria volontà di chiamare le forze dell’ordine, ha innescato una risposta ancora più aggressiva.
La “baby gang”, agendo in modo coordinato, ha circondato l’uomo, privandolo della possibilità di reagire o di allontanarsi.
La spinta che ha causato la caduta e l’impatto con il terreno hanno provocato una lieve commozione cerebrale, richiedendo un immediato intervento del 118 e un trasporto d’urgenza al Policlinico San Matteo per accertamenti e cure.
Le indagini, prontamente avviate dalla polizia, si concentrano ora sull’identificazione dei responsabili.
Un elemento cruciale per ricostruire con precisione la dinamica dell’aggressione e per assicurare alla giustizia i colpevoli sarà l’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza disseminate nel tessuto urbano.
Questo episodio non è un fatto isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di problematiche sociali e giovanili che affliggono la città.

Il fenomeno delle “baby gang”, caratterizzato da comportamenti delinquenziali e una spiccata mancanza di rispetto per le istituzioni e per gli altri cittadini, richiede un’attenzione mirata e un intervento sinergico che coinvolga le forze dell’ordine, le scuole, le famiglie e le associazioni del territorio.

È necessario promuovere l’educazione al rispetto, la legalità e l’inclusione sociale, offrendo ai giovani opportunità concrete di crescita e di sviluppo, al fine di prevenire il rischio di devianza e di marginalizzazione.
La sicurezza dei cittadini e il mantenimento della convivenza civile sono priorità imprescindibili che richiedono un impegno costante e condiviso da parte di tutti.

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