Il Museo e Real Bosco di Capodimonte celebra un rinnovato slancio culturale con la presentazione di tre acquisizioni di rilievo, un’occasione per riflettere sul ruolo imprescindibile del mecenatismo, sia aristocratico che statale, nella costruzione dell’identità artistica napoletana.
L’evento, dal titolo “Da Carlo di Borbone a Giacomo Del Po.
Mecenatismo imprenditoriale e azione virtuosa dello Stato per accrescere il patrimonio artistico di Napoli”, curato dal direttore Eike Schmidt, illumina un percorso storico che intreccia le ambizioni regali con la sensibilità di committenti privati, delineando un quadro complesso e affascinante.
Al centro dell’attenzione il maestoso *Ritratto di Carlo III di Borbone* di Anton Raphael Mengs, un’opera che incarna l’ideale neoclassico del XVIII secolo.
L’immagine del sovrano, recentemente restaurata e restituita al pubblico in occasione della festa di San Carlo, non è solo un’eccezionale testimonianza dell’abilità pittorica di Mengs, ma anche un documento storico di inestimabile valore.
L’iconografia è densa di significati: Carlo III, Re di Spagna, si presenta decorato con l’Ordine Reale del Toson d’oro, simbolo di un’elevata nobiltà e prestigio, e con la fascia blu e bianca distintiva dell’Ordine di Carlo III, da lui istituito nel 1771, un atto che consolidava il suo potere e promuoveva una nuova élite.
L’opera, pertanto, trascende la semplice raffigurazione di un sovrano, divenendo un manifesto della politica culturale e della propaganda regia.
L’evento si arricchisce ulteriormente con l’ingresso di due opere significative di Giacomo Del Po, un artista cruciale per comprendere l’evoluzione artistica del panorama napoletano del Settecento.
La prima, *San Domenico di Gesù Maria nella battaglia di Praga contro i protestanti*, acquisita grazie al sostegno del Ministero della Cultura, rappresenta un bozzetto preparatorio per la monumentale opera destinata al transetto della chiesa di Santa Teresa agli Studi.
Quest’opera rivela il processo creativo dell’artista, la sua abilità nello studio della composizione e dell’anatomia, e il suo impegno verso un’iconografia religiosa di grande impatto emotivo.
La seconda acquisizione, *Studio per portale monumentale del monastero di San Gregorio Armeno*, un delicato disegno realizzato a penna, inchiostro bruno e acquerello, offre uno sguardo inedito sul progetto architettonico e sulla visione artistica di Del Po, evidenziando la sua capacità di integrare elementi decorativi e narrativi in un’unica opera.
La presentazione, animata dalla presenza di figure chiave come Sonia Amadio, Rosalia D’Apice, Giovanni Lombardi e Vincenzo Stanziola, sottolinea la collaborazione sinergica tra istituzioni pubbliche, privati e il Gruppo Tecno Spa, un esempio virtuoso di come il mecenatismo contemporaneo possa contribuire a preservare e valorizzare il patrimonio artistico nazionale.
L’evento, aperto al pubblico con prenotazione obbligatoria, si configura come un’opportunità irripetibile per approfondire la storia del Museo di Capodimonte e per riflettere sul ruolo fondamentale dell’arte come specchio della società e motore di progresso culturale.
La presenza degli “Amici di Capodimonte” sottolinea l’importanza del coinvolgimento della comunità locale nella salvaguardia e promozione del patrimonio artistico napoletano.






