11 dicembre 2024 – 08:45
La diminuzione delle aziende agricole in Piemonte e Valle d’Aosta ha destato grande preoccupazione, con una drastica riduzione che ha superato il 50% in entrambe le regioni nel giro di vent’anni. I numeri sono allarmanti: un calo del 59% nelle colline piemontesi, del 52% nelle aree montagnose e del 39% in pianura. Anche in Valle d’Aosta si registra una diminuzione del 59%, con impatti significativi sui territori più fragili.Secondo Denis Pantini, responsabile del settore agroalimentare di Nomisma, la competitività e le sfide future sono evidenti in questo contesto. Il recente studio presentato a un convegno di Cia Agricoltori del Piemonte mette in luce anche la perdita di superficie agricola, con cali rispettivamente del 12% in Valle d’Aosta, del 36% tra le montagne e del 14% nelle colline piemontesi.I comparti trainanti dell’agricoltura mostrano segni negativi dal 2014 al 2023, con cali significativi nella produzione di mais, patate e ortaggi, mele e carni suine. Solo nocciole e latte vaccino registrano incrementi positivi. Anche in Valle d’Aosta si osserva una contrazione nei principali settori produttivi come mele, ortaggi, patate e carni.Gli agricoltori piemontesi e valdostani stanno cercando nuove strategie per fronteggiare i cambiamenti climatici e aumentare la redditività delle loro attività. L’agriturismo, la produzione di energia rinnovabile e la trasformazione dei prodotti animali rappresentano opportunità per diversificare le fonti di reddito.Nonostante le sfide legate all’inflazione, alla frenata della spesa dei consumatori e alla stagnazione demografica, i giovani imprenditori stanno giocando un ruolo chiave nell’innovazione del settore agricolo. Con tassi più alti di informatizzazione rispetto alla media nazionale e una maggiore propensione all’innovazione, i giovani sotto i 40 anni stanno contribuendo a mantenere vive le prospettive del settore.La sfida ora è mantenere elevati livelli di produzione ed esplorare nuovi mercati per compensare la dimensione ridotta delle aziende agricole e superare gli ostacoli al commercio internazionale.