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giovedì 6 Novembre 2025

Spezia, crolla l’orgoglio: un errore costa la partita.

Una sconfitta amara, segnata da un errore individuale che amplifica le difficoltà di una squadra già provata da un calendario fitto e da un’emergenza infermieristica.
Lo Spezia, reduce da un pareggio contro il Padova in circostanze rocambolesche, cede al Monza in un posticipo di metà pomeriggio, un risultato che pesa non solo per i tre punti in palio, ma anche per il peso che grava sulle spalle dei tifini.
La partita si è presentata come un banco di prova significativo per una squadra che doveva dimostrare resilienza e capacità di adattamento.
L’assenza di sette elementi chiave – Esposito, Beruatto, Bandinelli, Comotto, Artistico, Onofri e Zurkowski – e la presenza in panchina di tre giocatori acciaccati (Hristov, Di Serio e Cistana) ha imposto a mister D’Angelo scelte tattiche complesse e un’abile gestione delle risorse umane.
Nonostante le pesanti defezioni, il tecnico spezzino aveva concepito un sistema di gioco orientato alla solidità difensiva, capace di soffocare l’iniziativa del Monza.
La squadra aquilotta, con una disposizione compatta e un pressing organizzato, ha progressivamente arginato le offensive dei brianzoli, concedendo loro occasioni da gol sporadiche, prevalentemente generate da palle inattive nel primo venti minuti.
L’approccio pragmatico, volto a preservare il risultato e ad attendere un errore avversario, sembrava inizialmente portare i suoi frutti.

Tuttavia, al 54° minuto, un momento di disattenzione da parte del portiere Sarr ha innescato una spirale negativa che ha condannato lo Spezia.

Una gestione errata, una mancata presa su un pallone apparentemente facile, ha regalato alla squadra di casa il vantaggio, un gol che ha scosso gli equilibri della partita.

Nel tentativo di recuperare terreno, lo Spezia ha tentato un assalto finale, alimentato anche dall’espulsione di Izzo, che avrebbe dovuto garantire un uomo in più.
Tuttavia, la foga offensiva si è scontrata con una difesa monzese ben organizzata e con una squadra aquilotta appesantita dalla frustrazione e dalla consapevolezza di aver perso un’opportunità importante.

L’immagine finale è quella di un tentativo disperato, confuso, incapace di ribaltare un risultato compromesso da un errore individuale e da una serie di circostanze sfavorevoli.

La partita si chiude con un netto campanello d’allarme per lo Spezia, che dovrà analizzare a fondo le proprie responsabilità e lavorare duramente per rimediare a questa serie di risultati negativi.

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