Auditel si evolve: nuove regole per misurare gli ascolti televisivi.

Auditel sta accelerando sul fronte delle rilevazioni degli ascolti televisivi, tenendo conto delle nuove modalità di fruizione che sempre più spesso avvengono su dispositivi digitali diversi dal tradizionale televisore e in modalità on demand. A partire dal 30 dicembre, cambieranno gli Standard giornalieri di Fascia e di Programma, includendo una maggiore varietà di dispositivi ‘second screen’ come smartphone, tablet e Pc. Il direttore generale di Auditel, Paolo Lugiato, ha presentato i dettagli di queste nuove regole ai giornalisti, sottolineando come l’azienda abbia iniziato a misurare gli ascolti anche sui device digitali fin dal 2019. Questi dati vengono poi pubblicati non solo a livello aggregato, ma anche suddivisi per individuo al fine di fornire informazioni più dettagliate sugli spettatori.Attualmente, Auditel comunica due documenti al mercato ogni giorno: lo Standard Auditel di Fascia e lo Standard Auditel di Programma. Il primo fornisce informazioni sull’ascolto televisivo del giorno precedente diviso per fasce orarie, mentre il secondo riguarda l’ascolto specifico di ciascun programma della giornata precedente. Con le nuove regole a partire dal 30 dicembre, verranno inclusi anche gli ascolti Video On Demand su tutti i tipi di schermi insieme ai dati Live provenienti da Pc, Tablet e smartphone.L’introduzione di queste innovazioni è motivata dall’evoluzione delle abitudini degli spettatori, che sempre più spesso consumano contenuti televisivi in momenti differiti rispetto alla messa in onda originale. Questo cambiamento comporta la necessità di considerare anche gli ascolti posticipati sui dispositivi digitali per avere una visione completa dell’audience. Inoltre, la nuova metodologia permetterà una migliore valutazione dell’appetibilità dei canali televisivi nelle diverse fasce orarie e favorirà una maggiore trasparenza nei confronti degli investitori pubblicitari.In conclusione, Auditel si adatta alle nuove esigenze del mercato digitale introducendo criteri più inclusivi nella misurazione degli ascolti televisivi al fine di fornire un quadro più accurato e completo della fruizione dei contenuti da parte del pubblico.