14 dicembre 2024 – 11:40
Un tragico incidente sul lavoro ha portato alla luce un vero e proprio caso di sfruttamento e abuso nei confronti di lavoratori magrebini irregolari impiegati in condizioni disumane. L’operaio coinvolto è stato abbandonato su una strada di Panarea dopo essere stato schiacciato da un muletto ribaltatosi mentre percorreva una strada di montagna. Fortunatamente, un passante è intervenuto e lo ha accompagnato alla guardia medica, ma le sue lesioni gravi hanno richiesto il trasferimento dapprima all’ospedale di Milazzo e successivamente al Cannizzaro di Catania.Le indagini condotte dal Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Messina hanno portato alla luce uno scenario agghiacciante: il datore di lavoro è stato accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, praticando il caporalato su almeno sette dipendenti marocchini non in regola con la legislazione vigente. Questi lavoratori erano costretti a vivere in container fatiscenti con condizioni igieniche precarie, ricevendo una misera paga che oscillava tra i 5,70 euro e i 7 euro per giornate lavorative estenuanti che si protraevano per dieci ore al giorno, sette giorni su sette.Il datore di lavoro minacciava i dipendenti di non pagare loro se non avessero accettato dimissioni volontarie e li sottoponeva a umiliazioni continue. Le indagini hanno portato all’emissione da parte del gip del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto di un’ordinanza cautelare personale nei confronti del responsabile, che ha comportato anche il sequestro dei container utilizzati come alloggio e dei mezzi impiegati durante l’attività lavorativa.Questo triste episodio mette in risalto la gravità dell’emergenza legata allo sfruttamento lavorativo e alle condizioni disumane in cui alcuni individui sono costretti a operare. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche e adottare misure concrete per contrastare fenomeni come il caporalato, garantendo dignità e diritti fondamentali a tutti i lavoratori.
