Nel cuore del biellese, sulle impervie creste del Monte Gragliasco, si è consumata una complessa operazione di soccorso che ha visto impegnati, in sinergia, diverse componenti specializzate delle squadre di emergenza piemontesi.
Un escursionista, accompagnato dal suo fedele cane, si è trovato in difficoltà lungo un tratto particolarmente esposto, rendendo impossibile un recupero terrestre sicuro e tempestivo.
La situazione, aggravata dalle condizioni ambientali, ha reso necessario l’intervento di mezzi aerei.
La gravità del contesto, caratterizzato da un orografia complessa e da una scarsa accessibilità a piedi, ha determinato l’attivazione del servizio regionale di elisoccorso di Azienda Zero Piemonte, operante in modalità notturna – una procedura che richiede un elevato grado di preparazione e coordinamento tra le diverse figure coinvolte.
L’elicottero, decollato dalla base di Biella, ha effettuato una ricognizione aerea, sfruttando le capacità di osservazione del personale a bordo per localizzare con precisione l’escursionista e valutarne le condizioni.
La decisione di impiegare il verricello, un dispositivo di discesa controllata che consente al personale specializzato di raggiungere il terreno in modo rapido e sicuro, si è basata sulla valutazione delle condizioni del terreno e sulla possibilità di stabilire una comunicazione efficace con la vittima.
Un tecnico del soccorso alpino, esperto nell’utilizzo del verricello, è stato abbassato fino alla posizione dell’escursionista, dove ha provveduto a metterlo in sicurezza e a stabilire un contatto diretto per raccogliere informazioni aggiuntive e preparare le fasi successive del recupero.
L’evacuazione dell’escursionista e del suo cane è stata realizzata anch’essa tramite verricello, minimizzando i tempi di esposizione alle avverse condizioni ambientali.
Durante il volo di trasferimento verso la piazzola di Biella, un medico dell’equipe di soccorso ha provveduto a una prima valutazione clinica, riscontrando una lieve ipotermia, sintomo comune in situazioni di esposizione prolungata al freddo e all’umidità.
La presenza di squadre locali del soccorso alpino e dei vigili del fuoco nella piazzola di Biella ha garantito un supporto logistico fondamentale, assicurando un coordinamento efficiente e la disponibilità di risorse aggiuntive in caso di necessità.
L’episodio sottolinea l’importanza cruciale della collaborazione tra diverse specializzazioni del soccorso alpino e aereo, nonché la necessità di una preparazione costante e di un equipaggiamento all’avanguardia per affrontare le sfide poste da interventi in ambienti montani impervi e difficili.
La vicenda è un monito anche sull’importanza di pianificare attentamente le escursioni, informare i soccorritori dell’intenzione di intraprendere un percorso e possedere l’equipaggiamento adeguato per far fronte a eventuali imprevisti.





