cityfood
cityeventi
giovedì 6 Novembre 2025

Modugno, arrestati politici e clan Parisi: scambi di voti e intimidazioni

Un’articolata operazione delle Fiamme Gialle, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha portato all’arresto di sei individui e alla mise alla persona di ulteriori soggetti, colpendo un sistema di collusioni tra esponenti politici locali e la criminalità organizzata nel territorio di Modugno e nell’area foggiana.
L’inchiesta, nata da un’approfondita attività di indagine e supportata da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari, svela un complesso quadro di scambio elettorale politico-mafioso, intrecciato a dinamiche di estorsione e illegalità armiera.
Al centro dell’indagine figura il sindaco di Modugno, Nicola Bonasia, appartenente all’area centrodestra, insieme ad un assessore, Antonio Lopez, candidato alle elezioni regionali con Forza Italia, quest’ultimo risultando tra gli arrestati.

Le accuse contestate spaziano dallo scambio elettorale a favore di organizzazioni criminali, all’estorsione, alla detenzione e al porto illegale di armi, configurando un grave attacco ai principi fondamentali della democrazia e del corretto funzionamento delle istituzioni.

L’operazione, condotta congiuntamente dai finanziari del Comando Provinciale di Bari e dal Servizio Centrale Ico di Roma, ha messo in luce un patto illecito tra figure politiche locali e membri di spicco del clan Parisi, noto per la sua influenza criminale nel barese.
La struttura di potere criminale ha sfruttato la propria forza intimidatoria per influenzare il risultato delle elezioni comunali del 2020, ottenendo favori e vantaggi in cambio di appoggi elettorali.

Un aspetto particolarmente rilevante dell’inchiesta riguarda le dinamiche estorsive che hanno coinvolto un imprenditore originario di Foggia.

Quest’ultimo, approfittando della forza e del prestigio criminale di uno degli esponenti del clan Parisi, avrebbe esercitato pressioni e intimidazioni nei confronti di imprenditori agricoli, appropriandosi di somme di denaro.
Le indagini hanno inoltre rivelato come un consigliere comunale, eletto in seguito alle elezioni del 2020, abbia finanziato la propria campagna elettorale attraverso l’acquisto di voti da membri del clan Parisi.

In cambio di questa ingente somma di denaro, il consigliere si è impegnato a soddisfare le richieste e le esigenze del gruppo mafioso, consolidando ulteriormente il legame tra politica e criminalità.
L’operazione testimonia la necessità di una vigilanza costante e di un impegno rigoroso per contrastare la infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto politico e sociale, al fine di tutelare la legalità e garantire il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche.

Il procedimento giudiziario si preannuncia complesso e delicato, e richiederà un’analisi approfondita delle prove raccolte per accertare le responsabilità individuali e ricostruire la dinamica complessiva del sistema collusivo.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap