Nel Nord Est italiano, l’azione mirata del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Pordenone ha condotto all’arresto di due cittadini albanesi, colpiti da un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale locale.
L’arresto, frutto di un’articolata indagine protrattasi nei mesi di febbraio e marzo 2024, svela l’operatività di un gruppo criminale transregionale dedito a furti in abitazione, con ramificazioni che hanno esteso la loro azione su un’area geografica vasta, comprendente le province di Pordenone, Udine, Venezia, Bergamo e Cremona.
L’attività investigativa, caratterizzata da un’approfondita analisi di tabulati telefonici, intercettazioni e complesse attività di pedinamento, ha permesso di ricostruire la struttura e le dinamiche di una vera e propria organizzazione specializzata.
Non si trattava di semplici episodi isolati, ma di un sistema criminale strutturato, in grado di pianificare e realizzare furti con un elevato grado di precisione e professionalità, selezionando accuratamente le abitazioni da colpire, presumibilmente quelle percepite come più vulnerabili o potenzialmente ricche di beni di valore.
L’indagine ha inoltre portato alla luce ulteriori accuse a carico degli arrestati, che dovranno rispondere non solo di furto in abitazione, ma anche di reati gravissimi come ricettazione di veicoli rubati, un indizio significativo che suggerisce un collegamento più ampio con attività illecite e una potenziale rete di supporto logistico e finanziario.
L’accusa di riciclaggio, in particolare, lascia presagire la movimentazione di ingenti somme di denaro provento delle attività criminali, elementi che complicano ulteriormente il quadro investigativo e richiedono ulteriori approfondimenti.
Al momento, l’azione dei Carabinieri è volta a localizzare e arrestare altri due complici, attualmente sfuggiti alle autorità e attivamente ricercati.
La loro identificazione e cattura sono considerate prioritarie per completare l’azione di contrasto e disarticolare completamente l’organizzazione criminale.
L’episodio sottolinea l’importanza di una collaborazione interprovinciale e l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità transregionale, garantendo la sicurezza e la tranquillità dei cittadini.
La gravità delle accuse e l’ampiezza del territorio interessato testimoniano la complessità dell’indagine e la necessità di un approccio investigativo multidisciplinare e coordinato.
